Taranto, la Corte dei Conti
Evasione fiscale alle stelle
“Costituisce irregolarità suscettibile di pregiudicare gli equilibri economico-finanziari del Comune: la scarsa e inefficiente attività di contrasto all’evasione tributaria,la scarsa e lenta riscossione dei residui attivi,la presenza di debiti fuori Bilancio”.
Parole scritte dai magistrati della Corte dei Conti, Sezione Puglia, dopo aver analizzato il rendiconto,anno 2013, del Comune di Taranto.
I Giudici, in data 23 giugno 2015, stabiliscono che l’Amministrazione municipale realizzi ogni misura correttiva idonea “...a superare definitivamente le criticità rilevate nella presente deliberazione”. Quest’ultima è stata inviata,pochi giorni fa, al presidente del Consiglio comunale e al Collegio dei Revisori.

All’udienza del 19 maggio scorso sono intervenuti il vicesindaco, il segretario generale e il dirigente del Servizio finanziario della Capoluogo jonico. Secondo il Magistrato istruttore, Carmelina Addesso, dall’analisi del rendiconto 2013 emerge la permanente inadeguatezza della lotta all’evasione tributaria: a fronte di accertamento complessivo di 4.036.000,87 euro le riscossioni ammontano a 620.570,75.
I rappresentanti del Comune comunicano che nel 2014 sono stati riscossi altri 609.468,81 euro, che è stato potenziato il settore gestione Tributi e che si sta provvedendo a individuare un concessionario esterno per la riscossione coattiva (ipotesi verosimile: Equitalia spa).

I Magistrati preso atto di quanto riferito in merito al miglioramento dei servizi “... non possono che confermare le criticità ”. Per quanto riguarda i debiti fuori Bilancio , la somma è pari a 1.128.152,42 euro.
”I debiti fuori Bilancio - affermano i Giudici - costituiscono grave patologia da evitare”. Si tratta di situazioni già evidenziate dalla Corte dei Conti il 2011 relative all’anno 2009 e l’anno 2014 relative al 2012.
Altri rilievi non positivi hanno per oggetto le società partecipate, in perdita economica, riconducibili al Comune: Centro ittico tarantino spa, Distripark Taranto a r.l., Consorzio trasporti pubblici spa, Amat spa.
Riusciranno i vertici del Comune, entro sessanta giorni, a mettere in pratica le prescrizioni e i chiarimenti richiesti dai Giudici contabili?
Diversamente si rischierebbe lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.