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TFM, Zullo vs. Emiliano: 'Troppa grazia, ma difficile credergli'

Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, replica al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a proposito dell'approvazione del ripristino del TFM in sua assenza dal Consiglio Regionale. Il riferimento è alle dichiarazioni in merito durante l'intervento a "La Piazza" a Ceglie Messapica (Br).

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“Il presidente Emiliano - ha dichiarato Zullo - avrebbe capito a posteriori che la mia opposizione alla sua partecipazione da remoto ai lavori dell’ultimo Consiglio regionale, il 27 luglio scorso, sarebbe stata funzionale perché l’emendamento sul TFM andasse a buon fine. Non credo ci sia nessuno in Puglia che possa credergli! La partecipazione da remoto di Emiliano al Consiglio per le motivazioni addotte dallo stesso non è ammessa dal Regolamento di funzionamento del Consiglio, e io ho solo e correttamente richiamato il rispetto di quelle norme".

"Del resto - ha aggiunto Zullo - un presidente rispettoso delle regole avrebbe dovuto rispettarle da sé, senza scomodare altri a ricordarglielo. Inoltre, è davvero difficile che si trovi un pugliese pronto a credergli perché in una Puglia, dove politicamente non si muove foglia che Emiliano non voglia, credere che non sapesse nulla dell’emendamento è davvero complicato. Permettetemi di dire, per come lo conosco, io personalmente non ci credo!"

emiliano

Anche perché - ha sottolineato Zullo - come si può credergli? L’emendamento è stato firmato e presentato da tutti i capigruppo e poi votato da tutti i consiglieri presenti in Aula e tra essi il vicepresidente e assessore alla programmazione e bilancio Raffaele Piemontese, da tutti gli assessori, dai presidenti di Commissione ed infine dalla presidente del Consiglio Loredana Capone. E’ mai possibile che in tutta questa schiera di fedelissimi nessuno lo abbia informato?"

"Se davvero fosse, ci sarebbe da pensare a un presidente di Regione considerato dai propri consiglieri, assessori, presidenti di Commissione e del Consiglio come l’ultima ruota del carro. Se così fosse avrebbe dovuto immediatamente revocare le nomine degli assessori che avevano votato a favore del TFM, a cominciare proprio dal suo vice, che in Aula lo rappresenta in sua assenza, invece sposta l’attenzione sul più acerrimo avversario, il capogruppo di Fratelli d’Italia. Che dire? Che tristezza per come si riduce un presidente di Regione".

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"E, quindi a questo punto - ha ribadito Zullo - non mi resta che ringraziare Emiliano per i grandi poteri che mi conferisce, visto che secondo lui avrei avuto la forza di non permettergli di partecipare al Consiglio perché, così facendo, avrei agevolato la sua maggioranza, il suo vice presidente, i suoi assessori e la presidente Capone a presentare e votare un emendamento firmato da tutti i capigruppo e quindi anche da tutti i capigruppo di maggioranza. Certo ce ne vuole di fantasia a pensare questo, peccato che i suoi monologhi non presuppongono mai un contraddittorio.A Emiliano sfugge un particolare: il tempo è galantuomo nel mettere a nudo i re ipocriti e demagoghi”.

(gelormini@gmail.com)

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