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URBACT, a Bari il Festival delle Buone Pratiche
Urbact 2022

Presentate a Bari le migliori esperienze urbane italiane nell’ambito della quarta edizione del Festival delle Buone Pratiche URBACT.

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L’evento, organizzato da Anci in qualità di Punto nazionale URBACT per l’Italia, in collaborazione con il Comune di Bari e la Regione Puglia, con il supporto dell’Urban Center Bari, dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari e dell’Università degli Studi di Bari, vedrà al centro le soluzioni e le esperienze sviluppate nell’ambito delle reti di città europee finanziate dal principale programma UE sullo sviluppo urbano sostenibile.

La quarta edizione del Festival URBACT ha ospitato due keynote speaker di fama internazionale come Paolo Verri, esperto di sviluppo urbano e già direttore del Piano strategico di Torino e di Matera capitale europea della Cultura 2019, e Carlos Moreno, accademico franco-colombiano teorico del concetto “Città dei 15 minuti” ripreso dalla Sindaca di Parigi Anne Hildago. Il festival ha visto inoltre la partecipazione di rappresentanti istituzionali nazionali, regionali e locali e la testimonianza diretta di oltre 20 città italiane impegnate nei network URBACT.

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“E' tornato a Bari, per la sua IV edizione, il festival delle Buone Pratiche Urbact - ha detto il sindaco Antonio Decaro - un’iniziativa promossa dall’Anci, che mette al centro le istanze delle città rappresentate attraverso una serie di buone pratiche che noi sindaci crediamo sia fondamentale condividere, per imparare gli uni dagli altri e favorire così la crescita del Paese. Dopo la pandemia e la grande crisi che ha investito le città in tutto il mondo le riflessioni proposte ci hanno offerto uno spaccato di grandissima attualità, oltre ad una prospettiva di visione e governo delle nostre comunità che mette al centro il valore della cooperazione tra città e tra i diversi soggetti istituzionali".

"Se c’è una cosa su cui in questi anni abbiamo acquisito consapevolezza - ha sottolineato Decaro - è che dobbiamo investire per accorciare le distanze tra centro e periferie, anche perché le povertà hanno costi sociali sempre più drammatici. Sappiamo anche che nelle città si concentrano le vere sfide del futuro da affrontare tutti insieme: il cambiamento climatico, le migrazioni, la crisi demografica. Di questo e di tanti altri temi si è discusso durante Urbact che ha offerto ai sindaci di tutta Italia e ai cittadini un canale privilegiato di confronto e di scambio tra addetti ai lavori, che hanno portato a Bari esperienze e testimonianze di realtà urbane provenienti da tutto il mondo".

"Siamo stati particolarmente lieti, inoltre, quest’anno di avere avuto con noi Carlos Moreno e Paolo Verri - ha ribadito il sindaco di Bari - Il primo perché, con la sua teoria dei 15 minuti, è stato un vero e proprio pioniere dei programmi post-pandemici: a lui si sono ispirate molte città del mondo, compresa la nostra. Il secondo perché è uno studioso dei fenomeni e delle dinamiche cittadine e uno straordinario esploratore di soluzioni nuove. Dal 2006 è stato per noi fonte di ispirazione prima con il suo Piano strategico di Torino, poi come commissario di Pugliapromozione e, ancora, tra anni fa quando ha guidato la sfida di Matera Europea Capitale della Cultura 2019, con cui Bari ha stretto da subito un accordo di collaborazione".

“Sono orgogliosa di questa quarta edizione del Festival Urbact - ha dichiarato l’assessora ai Fondi comunitari Paola Romano - che ha visto protagonisti Paolo Verri, che non ha bisogno di presentazioni in quanto è uno dei maggiori esperti dello sviluppo urbano in Italia e in Europa, e Simone D’Antonio, che rappresenta l’Urbact Point Italia. Dal 2017, quando Bari ha scelto per la prima volta di partecipare ad Urbact, questo programma e questo festival hanno rappresentato un appuntamento imperdibile, per costruire reti lunghe con le città italiane ed europee impegnate in percorsi di innovazione sociale e rigenerazione urbana".

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"Nel 2017 - ha aggiunto l'assessora Romano - abbiamo costituito la prima rete con due città per molti versi simili alla nostra, Lisbona e Aalborg, e da quell’esperienza abbiamo imparato moltissimo, aprendo un confronto qualificato sul riutilizzo degli immobili pubblici nei quartieri periferici da realizzare attraverso la partecipazione dal basso. Proprio da lì è nata parte della programmazione che poi abbiamo portato avanti negli ultimi anni a Bari e che ha determinato dei cambiamenti nella geografia dei quartieri e della socialità delle persone, come nel caso del bistrot etnico nato negli spazi del Redentore in cui lavorano donne migranti fuggite da Paesi in guerra che propongono piatti del mondo a prezzi popolari".

"Questa due giorni di confronto e apprendimento ci ha daro ulteriori elementi per prepararci ai bandi Urbact del prossimo mese di ottobre, ai quali parteciperemo con convinzione perché vogliamo continuare ad alimentare reti virtuose per poter continuare ad imparare come amministratori e politici. È dal confronto con esperienze avanzate in Italia e in Europa che passa la possibilità di migliorarci e migliorare la nostra città”.

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“Per me è sempre un onore, oltre che un piacere, tornare a Bari, dove c’è una classe dirigente di alto livello in grado di parlare ad altre città italiane ed europee di buone pratiche - ha commentato Paolo Verri - siamo quindi non solo nel luogo giusto per la natura di questo festival, ma anche in in un momento di sfida straordinaria, in cui i dati disponibili evidenziano una tendenza ormai incontrovertibile sul ruolo della città nel pianeta: al 2030 in 15 città del mondo si concentreranno il 30% della ricchezza globale e il 12% della popolazione mondiale".

"In questo scenario l’Europa sta vivendo una grave contrazione demografica con un invecchiamento sempre più spiccato - ha spiegato Verri - mentre si registra una tendenza contrapposta dall’altra parte del Mediterraneo, dove nei prossimi dieci anni si stimano 1 miliardo 400 mila nuovi abitanti, l’8% dei quali diventeranno sicuramente migranti. Sappiamo, dunque, che ci attende un lavoro straordinario sulle nostre città e sul sistema Paese tutto: è quindi tempo di stringere un patto più grande fra le città che rappresentano il motore del pianeta, la condizione di pace del mondo, l’opportunità di sviluppo per i giovani e il luogo in cui avere cura degli anziani. E tuttavia, in Italia le città sono ancora prive di un luogo di concentrazione di intelligenze, ricchezze e investimenti diversamente di quanto accade in Europa".

"Questo festival ha, perciò, una doppia funzione - ha sottolineato con decisione Verri - una eminentemente pratica, quella di disseminare delle opportunità tra le persone competenti e i cittadini, e una fortemente simbolica, che richiede un’enorme concentrazione sulla visione, sulla programmazione e sul coinvolgimento attivo delle persone per dar vita a città competitive nel quadro globale, anche attraverso la programmazione 2023-30 e la contestuale disponibilità dei fondi del Pnrr, che occasioni come Urbact devono aiutarci a spendere al meglio. Questa è la sfida che attende l’Italia e l’Europa nei prossimi anni, una sfida che parla di inclusività e di innovazione sociale”.

“Come Anci da qualche anno siamo punto nazionale del programma Urbact - ha concluso Simone D’Antonio del National URBACT Point di ANCI - è la quarta edizione che organizziamo qui a Bari, perché questa città ha dato prova di essere un grande laboratorio di innovazione sociale. L’obiettivo di questo festival è raccontare le soluzioni urbane praticate in questi anni, aprendo il racconto non solo agli addetti ai lavori ma a tutti i cittadini e categorie interessate".

"Anche quest’anno la scelta dei luoghi del festival non è stata casuale, per rappresentare infatti il grande lavoro di rigenerazione urbana in corso, in questo caso negli spazi culturali della città. Abbiamo parlato in particolare delle tre dimensioni dello sviluppo urbano sostenibile: le città verdi, le città produttive e le città inclusive, giuste. Sono stati i rappresentanti di venti città italiane partner dei network Urbact a parlare delle esperienze messe in campo, non solo con riferimento al nostro Paese ma anche all’Europa, a riprova di come i temi citati da Paolo Verri trovino concreta applicazione nella vita delle comunità. Coinvolgere i cittadini nel disegno di soluzioni e di azioni innovative è il cuore del programma Urbact, che rappresenta il principale strumento di cui l’Ue si è dotata per supportare i percorsi di sviluppo sostenibile delle città".

"Noi come Anci - ha concluso D'Antonio - siamo convinti che Urbact sia anche un mezzo che ci aiuterà a spendere al meglio i fondi del Pnrr, disegnando servizi e strumenti capaci di impattare positivamente sulla vita delle persone nei centri come nelle periferie”.

Sulla scorta delle esperienze realizzate nelle edizioni precedenti, il Festival URBACT intende confermarsi come il luogo di condivisione nazionale di idee e visioni sugli approcci più innovativi in materia di sviluppo delle città. Sostenibilità ambientale, innovazione sociale, rilancio economico e design partecipativo degli spazi pubblici sono stati alcuni dei temi al centro dell’evento, che puntava a condividere con un pubblico di esperti, funzionari pubblici, architetti e cittadini attivi il valore aggiunto delle esperienze condotte, grazie allo scambio tra realtà urbane italiane ed europee negli ultimi anni.

Le azioni-pilota e le pianificazioni integrate sviluppate dalle città attive negli Action Planning Network finanziati dal programma URBACT hanno costituito il punto di partenza per una riflessione sugli strumenti finanziari utili per l’attuazione di interventi concreti nei territori, e più in generale sul futuro delle città che le amministrazioni stanno costruendo, in collaborazione con gli attori dinamici dei territori nel quadro della nuova programmazione 2021-2027.

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Nel corso del festival sono fornite le prime anticipazioni sul prossimo programma URBACT IV a valere sulla programmazione 2021-2027 e sui bandi in uscita in autunno.

L’evento si èsvolto tra il Museo Civico e la Biblioteca metropolitana De Gemmis - complesso di Santa Teresa dei Maschi (auditorium e terrazza), promuovendo così un’interazione costante tra i temi dell’evento e gli spazi culturali recentemente valorizzati nel percorso di rigenerazione urbana del capoluogo pugliese.

Funzionari e amministratori delle città italiane URBACT sono stati - infine - i veri protagonisti dell’evento, che negli ultimi anni ha rafforzato lo spirito di comunità tra gli artefici dei progetti di innovazione e offerto spunti e indicazioni utili ad amministrazioni, professionisti e cittadini attivi per consolidare sui territori esperienze di valore europeo.

(gelormini@gmail.com)

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