PugliaItalia
X Decreto Ilva, Lettieri (Cor):
"E' un vuoto a perdere"
Luigi d'Ambrosio Lettieri censura l'ennesimo decreto beffa sull'Ilva
Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR), intervenendo in aula sul decreto Ilva, ha dichiarato: “Siamo al decimo decreto-beffa. Un inganno in piena regola, uno schiaffo ai cittadini di Taranto e alla Puglia. Altro che svolta. Incostituzionale, inconcludente, insomma un vuoto a perdere. Non c’è una visione strategica sulle prospettive da offrire alla città, sono assenti gli elementi essenziali per garantire tutela della salute, del lavoro e salvaguardia ambientale, tempi incerti e proroghe infinite".


"E’ emblematico - ha aggiunto Lettieri - come il decimo decreto di urgenza per l’Ilva, in quattro anni, sia approdato in aula per la conversione in legge proprio nell’anniversario del provvedimento di sequestro del colosso siderurgico da parte della procura tarantina, per inquinamento ambientale. Doveva rappresentare un monito a fare bene. Invece nulla è cambiato. Il Governo e la maggioranza sordi ad ogni richiesta non si smentiscono. La cosa paradossale è che l’urgenza ormai divenuta cronica si ripresenta puntuale con lo stesso carico di legittime aspettative, di dolore, di attese deluse, di interrogativi inquietanti".

"E’ irresponsabile continuare con questi decreti spot", ha ripetuto con forza d'Ambrosio Lettieri, "Il governo usa lo strumento dell’urgenza svilendone il significato e abusandone, esattamente come fa con la fiducia. Posta anche questa volta a dispetto dell’intento migliorativo dei Conservatori e riformisti. E’ inconcepibile che si perda un’altra occasione per correggere le molteplici criticità che costellano un provvedimento che in più punti viola addirittura la nostra Costituzione, lasciando ancora una volta irrisolti i problemi, anzi aggravandoli".


"Lo slittamento del termine per l'attuazione del Piano di risanamento ambientale è semplicemente folle, soprattutto se a questa disposizione si aggiunge l'incertezza sulle responsabilità penali e amministrative del risanamento stesso, nel caso in cui un gruppo industriale subentri nella gestione dell'azienda".
"La disposizione che estende l'immunità penale e amministrativa - precisa - già prevista per il commissario straordinario e i soggetti da lui delegati nell'esecuzione del piano ambientale, anche all'eventuale affittuario o acquirente, è semplicemente vergognosa".
"Insomma, - conclude Lettieri - niente per i lavoratori, niente per l’ambiente, niente per lo sviluppo futuro di Taranto, niente per l’emergenza sanitaria. Un vuoto a perdere alla faccia dei cittadini”.
(gelormini@affaritaliani.it)