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XIII Festival dell’Arte Russa, il ‘Giardino estivo delle arti’ sarà itinerante

E’ un cammino lungo migliaia di chilometri quello che unisce Bari a Mosca e che da Mosca torna in Puglia toccando Bari, Mola di Bari, Polignano a Mare e, per la prima volta, Taranto e Matera, nell’anno in cui è Capitale europea della Cultura.

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Il XIII Festival dell’Arte russa invita tutti a passeggiare nel “Giardino estivo delle arti” per scoprire attraverso cinema, fotografia, danza folkloristica, canto lirico-operistico e corale, i tanti punti di contatto artistico e di sintonia culturale con i popoli della Federazione russa.

Due mesi fa i talenti pugliesi del Conservatorio di Bari Niccolò Piccinni e dell’Accademia di Belle Arti di Bari insieme a musicisti e danzatori dell’Orchestra popolare ‘La Notte della Taranta’ avevano riempito i teatri di Mosca con una settimana di concerti e masterclass.

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Oggi, la rassegna culturale ideata dal Cesvir (Centro Economia e Sviluppo Italo-Russo) e dal Centro dei Festival Cinematografici e dei Programmi Internazionali di Mosca, si ribalta: saranno gli artisti russi a offrire a pugliesi e lucani sguardi inediti sulla cultura di un Paese ricco di storia e tradizioni, molto più vicino a noi di quel che si pensi. Soprattutto se non si perde di vista la spiritualità e il fil rouge di San Nicola che lega Bari e Mosca.

Il XIII Festival concluderà il suo percorso culturale fatto di mostre, documentari, proiezioni filmiche, lezioni di cinema, concerti ed esibizioni folk con una due giorni di celebrazioni religiose che, seguendo il calendario giuliano, il 21 e 22 maggio uniranno la Basilica di San Nicola e la Chiesa Russa di Bari. A fare da suggestivo sottofondo alla veglia notturna e ai riti ortodossi per la festa di San Nicola Taumaturgo, il prestigioso Coro del Clero della Diocesi di Mosca.

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“L’autentica devozione al Santo di Myra, importante punto di contatto tra Bari e la Federazione russa, continua ad essere il trait d’union tra le tante edizioni del Festival e il principale collante nei rapporti con la Russia. Quest’anno – spiega Rocky Malatesta, direttore generale del Cesvir - le delegazioni che accompagneranno la cultura russa nella terra di San Nicola vivranno la prima edizione itinerante della rassegna".

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"Tema centrale di questo cammino nicolaiano, che a Bari unirà Basilica e Chiesa Russa, sarà la cultura. Per questo il Festival arriverà anche a Matera, Capitale europea della Cultura, e a Taranto che può e vuole riemergere con la cultura. Ringrazio la Regione Puglia per la sensibilità ed il sostegno e i nostri partner russi, guidati dalla cara amica Tatiana Shumova, che contribuiscono a consolidare anno dopo anno la ‘Diplomazia della cultura’ tra i nostri due popoli”.

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Il presidente della giunta regionale Michele Emiliano sulla nuova edizione del “Giardino estivo delle arti” ha detto, esprimendo in amicizia la profonda ammirazione per il popolo russo: “Il Festival dell'Arte russa non è solo un evento culturale ma umano, religioso, politico di grandissima importanza ed è per questo che abbiamo scelto di finanziarlo con i fondi strutturali perché possa avere continuità".

“La Russia è un Paese meraviglioso che attribuisce grande importanza a Bari e alla Puglia - ha ricordato Emiliano - grazie alla presenza di San Nicola, ma anche all’amicizia che si è creata tra di noi. Il Festival dell’arte russa è stato un veicolo importantissimo: come è noto i russi sono un popolo molto colto che ha bisogno di parlare a sé stesso attraverso eventi, musica, balletto, letteratura, arte iconica che riguarda la sua tradizione. Noi abbiamo saputo interpretare quest’anima delicata e commovente e, altrettanto, è avvenuto da parte loro, perché l’Italia per i russi rimane un punto di riferimento fondamentale. Il Festival dell’arte russa esprime tutto questo e molto altro”.

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"La Regione ha scelto con determinazione di investire sulle relazioni che esso costruisce. In questo senso - ha rivelato lo stesso Emiliano - incontrando nelle scorse settimane l'Ambasciatore Usa, ho espresso la speranza che Bari possa ospitare un incontro tra il presidente Putin e quello americano Trump, così come siamo nell'attesa di un sogno che si realizzi tra il Santo Padre e il Patriarca di Mosca". 

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A proposito del XIII Festival, l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale Loredana Capone ha sottolineato: “Accoglienza, incontro, relazioni, conoscenza, cultura e turismo. Il XIII Festival dell’Arte Russa è un condensato di opportunità e sarà l’occasione per rinnovare la profonda amicizia che lega Bari e la Puglia al popolo russo. Arte e cultura hanno tracciato un sentiero che poco alla volta si è trasformato in strada aperta all’incontro, alla promozione del nostro patrimonio storico e culturale, alle relazioni che portano alla crescita reciproca. Di qui importanti partnership sia nel campo culturale che turistico, come dimostra il nuovo volo diretto Bari-Mosca da poco inaugurato, che socio-economico, come confermano i più recenti accordi di cooperazione internazionale firmati dalla Regione Puglia”.

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Anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, che ha omaggiato gli ospiti russi con un beneaugurante Pumo dell’artigianato locale, ha ribadito: "Si rinnova ormai da 13 anni questa tradizione del Festival dell'arte russa, che ha dato avvio a rapporti culturali tra Bari e Mosca legati al nome di San Nicola che hanno poi favorito relazioni dal punto di vista imprenditoriale e commerciale, oggi facilitate dai collegamenti aerei. Ringrazio il Cesvir e Rocky Malatesta, per quanto realizzato con il Festival dell’arte russa ed altre attività messe in campo per valorizzare Bari e renderla più amica del popolo russo".

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“Il programma di quest’anno - ha detto Tatiana Shumova, presidente del Centro dei festival cinematografici e dei programmi internazionali di Mosca e già cittadina onoraria di Bari - è come sempre, intenso e vario: esibizioni del Coro del clero della Diocesi di Mosca, dei solisti del Teatro Gelikon Opera, del gruppo di danza folcloristica Zadorinka, presentazione di film russi, una mostra fotografica sui Santuari del Cremlino, masterclass e incontri. Esprimo una sincera riconoscenza al Cesvir e ai nostri partner italiani che ormai da tanti anni lavorano insieme a noi sui due progetti “Il giardino estivo delle arti” a Bari e “Il giardino invernale delle arti” a Mosca, contribuendo al consolidamento dell’amicizia tra i nostri Paesi. Invito tutti a visitare il nostro meraviglioso giardino in cui sbocciano bellezza e talenti”.

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Un messaggio beneaugurante è arrivato infine da padre Giovanni Distante, rettore della Basilica Pontificia di San Nicola: “Questo continuo incontro conferma l’importanza di consolidare un dialogo tra popoli e culture diverse ma complementari tra loro, capace di costruire ponti di solidarietà e amicizia. Sono particolarmente felice che questo Festival dell’Arte russa dedichi ampio spazio alla spiritualità e alla preghiera, come pure alla devozione e al culto del glorioso Taumaturgo San Nicola, con le celebrazioni liturgiche che si svolgeranno nella Basilica di Bari, sempre pronta ad accogliere i pellegrini russi. Auguro un sereno cammino al Festival dell’arte russa perché possa perseverare nel suo generoso impegno nel costruire il dialogo tra i popoli e favorire l’unità tra l’Oriente e l’Occidente cristiani”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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