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Xylella, Di Gioia chiede rinvio esame ddl. Marmo (FI): 'Emiliano è in tournèe'

“Rinviare di qualche settimana la discussione e l’esame per l’approvazione del disegno di legge sulla gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia, in attesa che si concluda l’iter negoziale con Bruxelles su alcuni degli argomenti che sono già ricompresi all’interno del nostro progetto di legge”. È quanto ha chiesto in Aula l’assessore regionale all’agricoltura Leo Di Gioia durante i lavori consiliari che vedevano il punto relativo al disegno di legge sulla xylella iscritto all’ordine del giorno.

Di Gioia assessore
 

“La scelta di fare una legge - ha precisato l’assessore - è stata ponderata e motivata dalla volontà di costruire una serie di regole che già oggi hanno il rango regolamentare, costruire una serie di strumenti ed opportunità, come quella derivante dalla costituzione dell’Agenzia, per poter immaginare una normalizzazione del rapporto con la Xylella e la ricostruzione della cosiddetta economia circolare legata alle attività da porre in essere per andare nei territori interessati da questa fisiopatologia e poter immaginare uno sviluppo agricolo sostenibile e compatibile”.

“Ovviamente, all’interno di questa legge – ha ribadito Di Gioia - c’è anche una parte fortemente politica, anche nel rapporto che si ha con Bruxelles considerate le condizioni per riaprire un dialogo, manifestate ieri dal Commissario all’agricoltura Hogan, che sul tema dei reimpianti ha ribadito che nei prossimi giorni otterremo l’autorizzazione. Quindi, credo che sia più giusto attendere qualche giorno in più ed avere un’intesa forte con la Commissione Europea, smussare anche quelle asperità che la legge contiene soprattutto nella parte in cui potrebbe essere in contrasto con le indicazioni europee per giungere ad ottenere in via negoziale gli impianti oppure capire se le misure alternative al taglio sono accolte come misure idonee per raggiungere l’obiettivo di mettere in sicurezza alcuni territori e alcune zone della regione”.

“Bloccare la legge non significa aver bloccato le attività sulla Xylella - ha proseguito l’assessore - perché il monitoraggio continua e in merito alla buona capacità di monitoraggio è unanime l’apprezzamento della Commissione sia per quanto riguarda Andriukaitis che Hogan. Tutta la parte cogente della legge è già oggi trasfusa in atti amministrativi che hanno efficacia, come i regolamenti comunitari e la ricerca che è stata finanziata, ma sulle soluzioni, ovviamente, si sta facendo un lavoro scientifico dove solo la ricerca potrà darci delle risposte”.

Xylella Procura
 

“Nessuno mai, diversamente da come qualcuno ha detto, ha pensato di risolvere in un mese perché si trattava di affrontare la problematica in maniera seria e penso che lo si sia fatto, soprattutto grazie all’impegno del presidente Emiliano. Quindi, oggi siamo serenamente nella possibilità di far slittare di qualche giorno l’approvazione di una legge, fortemente voluta dalla maggioranza e dal Governo regionale, una legge però che deve essere anche un punto d’intesa con Bruxelles e non un elemento di rottura o un elemento che possa costituire ostacolo al proficuo dialogo con la Commissione europea.

Per questi motivi - ha concluso Di Gioia - e pensando di fare una cosa giusta, onesta e leale per la Puglia, è stato deciso di rinviare l’approvazione della legge con la fiducia di poter valutare anche i tanti emendamenti che sono arrivati e che potranno essere sicuramente migliorativi del testo già approvato a larga maggioranza in Commissione”.

Irretite le opposizioni, che hanno reagito duramente alle dichiarazioni dell’assessore. Il consigliere Cristian Casili (M5S) ha detto di avere difficoltà a: “Comprendere qual è la ratio del sospendere la discussione in Aula, visto che le notizie che arriveranno dall’Europa non potranno chiaramente modificare le intenzioni legittime di un disegno di legge finalizzato a gestire e a contenere una fitopatia”. L’auspicio di Casili è che “non si aspettino le calende greche e che si arrivi in Aula a discutere di un disegno di legge che possa essere utile ai nostri olivicoltori, ai nostri produttori e a tutti i pugliesi, visto che su questa problematica il presidente Emiliano ha fatto una campagna elettorale mettendola tra i primi punti programmatici”.

Marmo sciancalepore
 

Per il consigliere Nino Marmo (FI) “la totale responsabilità di questo evento è da attribuirsi esclusivamente alla Regione Puglia, perché forse non ci rendiamo conto che sono ormai nove anni che questo fenomeno si è affacciato nel Salento e ha cominciato a distruggere il patrimonio arboreo. Se in nove anni non è successo nulla – ha detto Marmo - mi chiedo e mi domando a che cosa può servire una legge che istituisce un’Agenzia”. Marmo ha ribadito la necessità di “correre subito ai ripari verificando il livello della ricerca che è stata attivata fino ad ora, verificare cos’altro si può fare in accordo con l’Unione europea e con il Ministero, ma bisogna muoversi con molta celerità evitando l’inutile costituzione di un’Agenzia che non servirà a null’altro se non a distribuire incarichi. Cogliamo questa occasione del ritardo e del rinvio – ha concluso Marmo - per riflettere su quelli che possono essere gli strumenti più importanti e più immediati per fare ricerche, per fare interventi sul campo”.

Secondo il capogruppo di DIT Ignazio Zullo il disegno di legge sulla xylella è inutile. “Le norme che sono scritte sono già cogenti, sono già vigenti – ha detto Zullo – ed è evidente che le norme contenute nella prima parte della legge non sono altro che un cavallo di Troia per introdurre in questa Regione una struttura parallela al sistema istituzionale, cioè un’altra Agenzia, che deve offrire una poltrona a chi gira intorno alla politica e che avrà sostenuto nella campagna elettorale delle regionali e che oggi è impegnato in altre campagne elettorali per una scalata di livelli nazionali che non vi sono stati demandati dal popolo elettore della Puglia”. “Alla Puglia non serve questo – ha concluso Zullo - ma serve la soluzione concreta e fattiva dei problemi che i pugliesi vivono”.

xylella ue
 

Di politica regionale assolutamente approssimativa sulla questione ha parlato il consigliere Domenico Damascelli (FI). “È assurdo che oggi ci troviamo dinanzi all’ennesimo rinvio di un disegno di legge relativo ad un problema di notevole importanza, che riguarda l’olivicoltura, l’ossatura dell’agricoltura pugliese, che a sua volta rappresenta un segmento fondamentale per l’intera economia regionale”. Per Damascelli si tratta di una legge “assolutamente inutile che forse addirittura pensa soltanto ad occuparsi di gestioni clientelari, visto che si ha l’idea di costituire l’ennesima agenzia regionale. Si provveda allora una volta per tutte – ha concluso Damascelli - ad elaborare una proposta di legge adeguata, che su basi scientifiche possa cercare veramente una soluzione per risolvere un problema così importante, che avanza di giorno in giorno, che è ormai alle porte del territorio di Bari e che rischia di devastare un patrimonio inestimabile da un punto di vista culturale, identitario, ambientale ed economico”.

Secondo il capogruppo di FI Andrea Caroppo l’assessore regionale Di Gioia “prova a difendere l’indifendibile, perché dietro alla vicenda della presenza del Commissario Hogan o delle future scelte da parte del Commissario Andriukaitis prova a mascherare l’incapacità, l’inefficienza e soprattutto la mancanza di soluzioni del presidente Emiliano. Dobbiamo essere chiari con i pugliesi – ha sottolineato Caroppo - e dire che anche questo rinvio riviene dalla mancanza del presidente Emiliano, dalla sua mancata presenza oggi perché impegnato nella Direzione nazionale del PD e provare ancora a coprirlo non fa bene, sicuramente non farà il suo bene, ma non farà assolutamente il bene dei pugliesi”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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