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Xylella, relazioni Ass. Di Gioia, Marmo (FI), Pentassuglia (PD) e Zullo (CoR)

L'intervento dell’assessore regionale all’agricoltura Leo Di Gioia durante il dibattito in Aula relativo al disegno di legge “Gestione della batteriosi da xylella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia”:

Di Gioia assessore
 

“Io credo che questo disegno di legge abbia un vantaggio: quello di raccogliere, all’interno di uno strumento legislativo, una serie di elementi che hanno costituito in questi mesi anche motivo di negoziato con Ministero, con Bruxelles. Noi li istituzionalizziamo all’interno di una legge e diamo rango primario per quello che riguarda la nostra potestà, proprio con l’intenzione di poter costruire un patrimonio di regole che possa essere applicato nel tempo e che sia la risposta della Regione Puglia ad un evento che ovviamente non è soltanto pugliese, ma che per la portata che ha assume rilievo nazionale.

Noi oggi abbiamo assunto una decisione, che è quella di fare un provvedimento che potesse, anche nel tempo, dare certezza del diritto e potesse consentirci di assumere decisioni coerenti, che ovviamente gli uffici applicheranno.

Abbiamo il compito di uscire dalla fase emergenziale e abbiamo l’esigenza di dare prospettive nuove a territori che per secoli hanno vissuto e convissuto con questo paesaggio meraviglioso degli ulivi e lo facciamo attraverso questo strumento. Per quanto riguarda il tema dell’Agenzia, questa nasce perché è prevista dal modello organizzativo della Regione ed è, di fatto, l’Agenzia strategica di cui si avvarrà l’agricoltura, che già riceve risorse dal PSR per le misure connesse alla forestazione.

Avremo la possibilità di utilizzare i fondi per la Xylella, che sono diversi milioni di euro, che il Ministero già ha trasferito per quanto riguarda le attività di ricerca, ma che potranno essere negoziati in misura ancora superiore. Si istituirà una sezione dedicata al tema della Xylella e sarà investito ciò che verrà trasferito e ciò che verrà accantonato dal nostro bilancio.

xylella Ostuni2
 

Con questa norma forziamo di parecchio l’interlocuzione con Bruxelles, alzando il livello di chiarificazione delle nostre posizioni, e credo che i primi effetti già si inizino a vedere. Per ciò che attiene il tema dei rimpianti, sul quale noi non annettiamo quasi nessun potere risolutivo alle questioni che sono in campo, però è un elemento essenziale per la ricerca e la sperimentazione.

Un aspetto importante scritto nella legge è quello relativo ai vivai, per i quali, a parità di condizioni e salvaguardia, cerchiamo di tutelare il diritto, sacrosanto di poter commercializzare specie che tutt’altro hanno a che vedere con l’ulivo e per le quali è già stato dimostrato che non c’è possibilità di contaminazione dallo stesso batterio è un elemento ulteriore.

È necessario vedere questo documento in maniera più dinamica e, ovviamente, attendere che i referti tecnici ci diano conforto anche per accogliere quelle buone proposte che arrivano dal Movimento 5 Stelle o dal consigliere Marmo, che fa una serie di puntualizzazioni sulla ricerca che potrebbero essere utili e che ci potrebbero consentire di tipizzare meglio il lavoro.

xylella abbattuti quattro
 

Dobbiamo uscire dall’emergenza tramite lo strumento più alto che possiamo mettere in campo riempiendolo di contenuti e alzando il livello di negoziato con Bruxelles sui temi che sono cari ai territori e che sono stati poi acquisiti dall’esperienza pratica anche della task force. Ma per fare è necessario tener conto di tutto ciò che è emerso nel dibattito e darci un termine anche ampio per analizzare quello che è stato presentato in forma emendativa, utile anche per poter valutare quelle che potrebbero essere delle incongruenze.

Per questo motivo io chiedo al Consiglio la possibilità di aggiornare ad una prossima seduta l’esame del provvedimento per avere la cognizione del livello di mediazione che Bruxelles sta concedendo al Ministero italiano soprattutto sul tema dei reimpianti.

Questa aspetto potrebbe essere innovativo, soprattutto se non si limiterà alle sole sperimentazioni e ci potrebbe consentire anche di andare in maniera più rapida all’attuazione di quelle misure tanto invocate da tutti all’interno del PSR per il ristoro del potenziale produttivo, che potrebbe essere esteso anche a fattispecie che oggi potrebbero non essere congrue proprio perché in contrasto con decisioni che, però, sappiamo già essere oggetto di prossime modifiche”.

Marmo sciancalepore
 

L'intervento di Nicola Marmo (Forza Italia): “Xylella? E’ evidente che la responsabilità primaria di questo disastro ambientale ricade interamente sull’inerzia dell’Ente Regionale, che dal 2008 ha brillato soltanto per la propria inerzia in materia. Mentre adesso, a danno compiuto, il Governo tira fuori dal cilindro un disegno di legge del tutto vacuo e superfluo”. 

"Vacuo e superfluo, - prosegue - innanzitutto perché si tratta di una evidente superfetazione giuridica. Sarebbe bastata una semplice delibera di Giunta per ottenere il medesimo obiettivo di disciplinare più nel dettaglio la gestione della batteriosi da Xylella sul nostro territorio. Vacuo e superfluo, poi, perché sarebbe bastato mettere immediatamente in campo il Servizio Fitosanitario Regionale, affiancandogli da subito un efficiente Comitato Tecnico Scientifico. Vacuo e superfluo, ancora, perché sarebbe bastato estendere all’Arif - che ha già competenza sulle foreste - i compiti e le prerogative sugli uliveti infetti, che invece si preferisce affidare, tanto per cambiare, ad una novella e miracolosa Agenzia".

mappa xylella
 

"Vacuo e superfluo, infine, perché - a detta della più accreditata comunità scientifica - il problema non è più tanto il Batterio, probabilmente radicato e invincibile, quanto il processo di disseccamento rapido della pianta provocato dalla Xylella e da una serie di concause fisiche e ambientali. Tutto questo mentre latitano i risultati delle prime indagini commissionate e non si ha riscontro alcuno circa i cinque milioni di euro messi a disposizione da Governo e Regione per la ricerca scientifica. Così come non si ha notizia sugli esiti dell’inchiesta a suo tempo avviata dalla Magistratura in merito all’eventuale importazione del batterio in Puglia attraverso piante provenienti dal Costarica via Olanda".

"E si continua a far passare sotto silenzio la tesi, ormai scientificamente conclamata, che soltanto le Buone Pratiche Agricole - aratura, potatura e irrorazione - perseguite sistematicamente, possono fungere da solida barriera al propagarsi della batteriosi e del disseccamento a danno delle foreste di ulivi pugliesi. Tutto il resto sono - conclude Marmo - panni caldi con cui il Governo Regionale cerca di emendarsi una coscienza sporca per un intervento tardivo oltre ogni limite. Mentre tutti noi prepariamoci a convivere nel prossimo futuro con questa Xylella…. assai Fastidiosa, come già accade in altre parti del mondo”.

Pentassuglia
 

L'intervento del presidente della IV Commissione, Donato Pentassuglia (PD) in avvio della discussione generale sul disegno di legge “Gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia”.

 “Nel 2013, a seguito di segnalazione di numerosi casi di disseccamento degli olivi in agro di Gallipoli, sono state avviate indagini approfondite con la collaborazione delle Istituzioni scientifiche di Bari ed effettuate ispezioni con prelievo di diverse tipologie di campioni sottoposti ad analisi di laboratorio al fine di individuare gli agenti causali del fenomeno. In seguito a tali indagini, il CNR di Bari - Università degli Studi di Bari e laboratorio SELGE, hanno segnalato il ritrovamento su olivo, mandorlo e oleandro del patogeno da quarantena Xylella fastidiosa non presente in Europa

 Il batterio Xylella fastidiosa è un batterio da quarantena inserito nell'allegato A1 - parte A della Direttiva 2000/29/CE del Consiglio concernente le Misure di protezione contro l’introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità. Come tutti i patogeni da quarantena, Xylella fastidiosa costituisce una grave minaccia non solo per gli ulivi e per le altre piante ospiti presenti in Puglia, ma anche per il restante territorio italiano, europeo e del bacino del Mediterraneo, essendo in grado di compromettere significativamente lo sviluppo economico delle imprese agricole e vivaistiche.

Xylella Procura
 

 Il disegno di legge riconosce l’importanza di prevenire e contenere la diffusione dell’organismo nocivo. La proposta inquadra in un’unica cornice le iniziative necessarie per gestire la batteriosi da Xylella fastidiosa e contiene tre elementi essenziali.

 Il primo riguarda l’approccio fitosanitario e in particolare le attività fondamentali riguardanti il monitoraggio del territorio, la prescrizione delle pratiche agricole per il controllo del vettore e per il rafforzamento della pianta e le misure di estirpazione delle piante infette localizzate in nuovi focolai. Un secondo elemento della proposta mette a fuoco le iniziative utili a ripristinare l’equilibrio economico ed ambientale delle aree colpite e a tutelarne il paesaggio. Infine, come terzo elemento qualificante la proposta intende garantire l’efficace attuazione di quanto disposto rimandando alla istituzione di un’Agenzia regionale per l’innovazione in agricoltura (ARXIA) finalizzata non solo al supporto strategico alle attività del Dipartimento Agricoltura, secondo l’impostazione del modello MAIA, ma anche alla gestione operativa della batteriosi da Xylella Fastidiosa.

 Il disegno di legge, mira a gestire nel lungo periodo la situazione che si sta vivendo quale fitopatia come tante che colpiscono le nostre colture, e per questo si è data origine ad una Agenzia antixylella che si occuperà di questa materia, organizzandone ricerca, strategie e monitoraggi, senza rinunciare in alcun modo alla nostra vocazione olivicola”.

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L’intervento del capogruppo dei CoR Ignazio Zullo (CoR), che è anche una replica a quello dell'Assessore Leo Di Gioia:

“Le posizioni che si sono delineate nel dibattito generale sul disegno di legge sono di forte avvicinamento su tutta la parte introduttiva, sulla quale si possono anche fare degli approfondimenti. Però sono approfondimenti che vanno a limare situazioni che non toccano profondamente l’impianto del disegno di legge e che per regolamentare si poteva anche andare avanti con un’attività di attuazione di norme che sono vigenti e che non necessitano una legge regionale.

xylella fastidiosa ulivo eradicato
 

Il problema che ci divide, è l’istituzione di un’Agenzia che non ci unisce perché noi vediamo che continua surrettiziamente l’attività di questo Governo nel voler creare strutture parallele alle istituzioni di questa Regione. Per svolgere il monitoraggio che fa l’Osservatorio fitopatologico sarebbe stato utile creare una rete, creare squadra, creare un sistema di interrelazioni tra l’Assessorato e gli enti che sono già preposti istituzionalmente preposti a fare queste attività.

Potrebbe andarci bene il rinvio, però non deve servire a rivedere un capriccio, un obiettivo forte, che tende a creare delle poltrone che non si possono più creare. In questa rincorsa alle poltrone infatti si destruttura il substrato culturale e ideologico di questa Regione su cui si deve far politica. Bisogna far politica dentro e fuori le istituzioni perché coltiviamo delle idee, perché abbiamo una formazione ideologica, culturale, non perché ci aspettiamo una prebenda. In Puglia invece assistiamo ad una destrutturazione dentro l’istituzione e fuori l’istituzione, dentro i partiti e fuori dai partiti, dentro la società pugliese e fuori dalla società pugliese. Su questo è necessario un dibattito, considerato che in questa Regione non si può continuare ad attivare strutture parallele a quella istituzionale per creare le poltrone così come è stato fatto per l’Agenzia dei rifiuti, ma anche per tante altre situazioni”.

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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