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Roma
Accordo segreto tra Lega e M5S nel Lazio. Zingaretti rischia la sfiducia

di Fabio Carosi

Stavolta Nicola Zingaretti rischia grosso. Perché sulla mozione di sfiducia che il Gruppo della Lega ha annunciato e che intende presentare lunedì prossimo c'è l'accordo con metà del Gruppo regionale del 5 stelle, pronto a far cadere il Governatore del Lazio e segretario del Pd.

Non è solo il consigliere M5S “autonomo” Davide Barillari a dare una spinta al segretario-governatore, ma la frattura nata in seno al 5 Stelle per la presidenza del Gruppo è diventata una spaccatura: 5 pronti a mandare a casa Zingaretti e a mandare il Lazio al voto e 5 stellati che invece sostengono il Pd.

A rivelare l'accordo sotterraneo che potrebbe far cadere il Lazio, è il capogruppo della Lega Angelo Tripodi che, convocando la minoranza di centrodestra ha annunciato via mail di aver “condiviso il testo della mozione con una parte del Cinque Stelle”.

Dunque, non solo la Lega ha prima trattato “col nemico” e poi avvisato i partner ma sarebbe anche riuscita nell'operazione “impossibile” di dividere l'M5S col rischio che la mozione di sfiducia possa passare e chiudere definitivamente l'Era Zingaretti.

Questo il testo della mozione con il quale la Lega del Lazio ha riportato l'orologio della politica indietro rispolverando il governo gialloverde a livello locale: “Crediamo che in mancanza di una presa d'atto da parte del Presidente della Regione dell'incertezza dei numeri che reggono questo Consiglio e rilevando che la vera priorità del presidente Zingaretti è la gestione del suo partito, pensiamo che a questo punto sia meglio ridare la parola agli elettori per avere una chiara maggioranza che possa affrontare i gravi problemi che affliggono la nostra regione”.

Ora per Tripodi e gli alleati di centrodestra da Simeone a Parisi sino a Pirozzi non resta che raccogliere le firme di 12 consiglieri e poi presentare la mozione che verrà calendarizzata probabilmente dopo le elezioni amministrative in Umbria. Giusto il tempo per permettere a Pd e Cinque Stelle di verificare l'alleanza e di capire se ò il caso di tornare indietro, al periodo pre-Papete in cui Di Maio e Salvini andavano a braccetto.

In alternativa, il passaggio di un pezzo del Cinque Stelle del Lazio alla Lega. E sarebbe una specie di restaurazione.

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