Roma
Adescati in chat, picchiati e rapinati. 27enne condannato a 16 anni di carcere


Adescava uomini in una chat di incontri per adulti, li raggiungeva nelle loro case per un rapporto sessuale e poi li picchiava selvaggiamente per poterli rapinare. In un caso l'incontro si era concluso tragicamente con la morte di un anziano di 68 anni, assassinato nella sua abitazione a Torvaianica, e in un altro un 55enne, bloccato con spray urticante e legato nel suo appartamento a Casal Morena, riuscì a salvarsi gridando aiuto e spingendo i vicini di casa a chiamare la polizia.
Per questi due episodi, l'inglese Jason Peter Marshall, 27enne originario di Greenwich, si è visto ridurre dalla prima corte d'assise d'appello di Roma la condanna (da 22 a 16 anni di reclusione) inflitta lo scorso luglio dalla corte d'assise di Frosinone con il riconoscimento del vizio parziale di mente.
A determinare il sensibile sconto di pena sono state l'assoluzione per due capi di imputazione (rapina e danneggiamento) e la concessione delle attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti contestate. Marshall venne arrestato nella notte tra il 21 e il 22 febbraio del 2013 con l'accusa di aver aggredito U.G., di 55 anni, al quale, dopo uno scambio di effusioni nell'abitazione di Casal Morena, aveva spruzzato al volto dello spray urticante e legato i polsi con il nastro adesivo.
Lo straniero, dopo aver picchiato e cercato di imbavagliare l'uomo, si era fatto consegnare 400 euro e i codice di accesso per le carte di credito prima di scappare. La polizia, pero', impiego' ben poco per ricostruire la vicenda e risalire all'identita' dell'aggressore che venne bloccato su un bus. E dalle indagini emerse che qualche giorno prima Marshall aveva ucciso Vincenzo Iale a Torvaianica, per sottrargli il bancomat, dopo un rapporto sessuale. Iale, colpito con numerose coltellate al torace, venne strangolato con il filo elettrico. Una volta espiata la pena, hanno deciso i giudici, Marshall dovrà trascorrere non meno di tre anni in una casa di cura e custodia.