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Roma
Agguato davanti un asilo, polemica tra Raggi e Salvini. Lega-M5S, amore finito

Agguato a colpi di pistola davanti ad un asilo, alla Magliana. La luna di miele tra Lega e M5S si infrange sul tema sicurezza, con il botta e risposta tra Raggi e Salvini a distanza, fatto di scambi di accuse da una parte e dall'altra.

 

Cinque colpi di pistola contro un uomo, un pluripregiudicato con precedenti per usura, estorsione, droga e detenzione abusiva di armi, in pieno giorno, poco prima delle 9, mentre accompagnava il figlio al nido insieme alla compagna. Il ferimento di Andrea Gioacchini, questo il nome del 34enne colpito alla testa, alla Magliana diventa il pretesto per la rottura dell'idillio d'amore. Alla "tirata d'orecchie" dell'amico-rivale Salvini, che solo nella mattinata di giovedì aveva chiesto di più "a partire dalla pulizia, dalla gestione dei trasporti pubblici e delle strade" al sindaco pentastellato, Raggi risponde infatti piccata, ricordando al ministro le proprie promesse in fatto di sicurezza: "Roma ha bisogno di più poliziotti come annunciato dal ministro Matteo Salvini - ricorda Raggi tramite social - Non è più possibile aspettare, serve un numero di forze dell'ordine congruo per la Capitale d'Italia".

Un vero e proprio scontro a verbale a distanza, un rinfacciarsi promesse disattese, responsabilità e competenze mancate a poche ore di distanza dal sapore di rottura. Quell'intesa nata sulla falsa riga degli sgomberi, a partire dal campo nomadi del Camping River, si incrina proprio sulla gestione del quotidiano, tra i tanti proclami di entrambi le fazioni: rifiuti, decoro, trasporti e sicurezza.

Una rottura iniziata dal ministro dell'Interno, ma che ha dato il via alla contro-offensiva a cinque stella. Dopo le parole del sindaco Raggi è infatti arrivato l'attacco al leader della Lega di molti esponenti del gruppo pentastellato in Aula Giulio Cesare. Il capogruppo 5 stelle, Giuliano Pacetti, ironizza: "Qualcuno spieghi a Salvini che non basta mangiare una carbonara e magari twittarla per diventare romano d'adozione e ministro dell'Interno". Aggiungendo poi: "Stamattina c'è stata una sparatoria fuori a un asilo alla Magliana, Roma sta ancora aspettando i 254 poliziotti che Salvini aveva promesso". Gli fa eco la consigliera Annalisa Bernabei, che suggerisce: "Invece di pensare alle buche, occupati di ciò che è di tua competenza, pensa alla sicurezza di Roma e a inviare i 250 poliziotti in più promessi". Mentre Pietro Calabrese domanda: "Quando arrivano i poliziotti promessi da Salvini?".


Sulla stessa linea dei grillini del consiglio comunale Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea Capitolina, che tramite Facebook attacca: "La sparatoria avvenuta stamane fuori un asilo nido alla Magliana è un fatto gravissimo. Aspettiamo che il Ministro dell'Interno Matteo Salvini dia seguito alle tante chiacchiere fatte sinora e contribuisca acché Roma abbia in numero di forze dell'ordine degno di una Capitale. Roma sta ancora aspettando i 254 poliziotti che Salvini aveva promesso...''.

 

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