Roma
Alemanno a processo, prima udienza lampo. "Dimostrerò estraneità a Mafia Capitale"
I giudici decideranno venerdì sulle parti civili

E' durata pochi minuti la prima udienza del processo a carico dell'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Nel procedimento, un filone di Mafia Capitale, l'ex sindaco è accusato di corruzione e finanziamento illecito. I giudici della II Sezione penale hanno aggiornato il processo al prossimo 25 marzo quando scioglieranno la riserva sulle richieste di costituzione di parte civile avanzate da Assoconsum e Confconsumatori. Risulta già costituito come parte lesa il Comune di Roma.
L'ex sindaco di Roma, presente in aula e difeso dagli avvocati Francesca Coppi e Pietro Pomanti, è accusato dalla Procura di aver 'venduto' tra il 2012 il 2014 "la propria funzione" e di aver compiuto "atti contrari ai doveri del suo ufficio" ricevendo utilita' materialmente erogate da Salvatore Buzzi, presidente della cooperativa '29 giugno': 75mila euro per cene elettorali, 40mila a titolo di finanziamenti alla fondazione Nuova Italia di cui era presidente e somme in contanti non inferiori a 10mila euro. Quest'ultimo episodio giustificherebbe per gli inquirenti il finanziamento illecito perche' Buzzi avrebbe pagato questa somma 'cash' due anni fa, quando Alemanno era diventato consigliere comunale, "senza la deliberazione dell'organo sociale competente e senza l'iscrizione della erogazione a bilancio".
"I tribunali esistono per dare giustizia - ha detto uscendo Alemanno - Mi difenderò in questo processo perché voglio dimostrare la mia innocenza anche se molti hanno decretato già la mia condanna".