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Roma
Allarme bracconaggio, a Roma ucciso a colpi di fucile un raro ibis eremita

Un rarissimo ibis eremita è stato ucciso a colpi di fucile nei pressi della Riserva Naturale Statale Litorale Romano. Il WWF insorge: “Il Parlamento intervenga con sanzioni più dure”.

Una carcassa di un raro esemplare di ibis eremita è stata ritrovata nell'Oasi Lipu di Castel di Guido. Dalle successive analisi è stato confermato che l’animale è deceduto a causa di numerosi pallini esplosi a distanza ravvicinata da un fucile da caccia.

L'ibis eremita è una specie rarissima, considerata estinta in natura nel continente europeo e oggi oggetto di un importante programma di reintroduzione denominato “Waldrappteam" al quale collabora anche il WWF Italia. L’ibis eremita è stato uno dei prime a beneficiare di una norma di protezione, introdotta già nel 1505 in Austria, che prevedeva il divieto assoluto di caccia se non per i nobili: norma che già a quel tempo non era rispettata, portando rapidamente la specie all'estinzione in tutta Europa.

WWF: “Allarme bracconaggio in tutta Italia”

Il WWF in un comunicato lancia l’allarme: “Nonostante la chiusura generale della caccia, le notizie di ferimenti o uccisioni di specie protette si susseguono quotidianamente da tutta Italia. Questo ennesimo caso conferma purtroppo la rilevanza e la diffusione della pratica criminale del bracconaggio e la sostanziale assenza di strumenti idonei a contrastarla efficacemente. Non a caso per fronteggiare i crimini di natura è scesa in campo anche l’Unione Europea con il Progetto SWiPE (Successful Wildlife Crime Prosecution in Europe), attivo in 11 stati membri e di cui il WWF Italia è partner. Il progetto nasce con l’obiettivo di contrastare con maggiore efficacia i "crimini di natura", tramite la collaborazione diretta con magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e con tutti coloro i quali hanno un ruolo attivo nelle azioni di investigazione e persecuzione dei crimini contro la fauna selvatica”.

WWF: “Il Parlamento deve inasprire le sanzioni”

“È necessario e urgente  - conclude il WWF - che il Parlamento disponga un severo inasprimento delle sanzioni e fornisca un concreto supporto alle forze di polizia e alla Magistratura anche attraverso una decisa capillarizzazione dell'attività di sorveglianza e prevenzione dei reati, tramite l'istituzione di un sistema di allerta e raccolta dati centralizzato”.

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