Roma
Ama, in Campidoglio le carte della privatizzazione
Affidamento ad Ama del servizio di gestione dei rifiuti urbani e i servizi di igiene urbana della città di Roma per la durata di quindici anni, un costante monitoraggio con metodologia scientifica e con report semestrali sulla qualità erogata e percepita del servizio con il coinvolgimento diretto dei cittadini; la possibilita', nell'eventualita' che l'esito del monitoraggio risultasse negativo di "esternalizzare, a decorrere dal 31 luglio 2016, in via sperimentale, per la durata di due anni, il servizio di spazzamento, limitatamente ad alcune aree del territorio della città di Roma, garantendo comunque la salvaguardia dei livelli occupazionali".
Questi i punti principali del delibera di affidamento del servizio di gestione dei rifiuti e di igiene urbana ad Ama in discussione in Assemblea capitolina e da approvare entro il 27 settembre. Il provvedimento prevede quindi "di formulare indirizzo alle competenti strutture di Roma Capitale affinché sia assicurato, sulla base degli obiettivi individuati nel contratto di servizio, un costante monitoraggio con metodologia scientifica e con report semestrali da una parte della qualità erogata e dall’altra della qualità percepita del servizio, avvalendosi di soggetti indipendenti e per quanto riguarda il secondo tipo di monitoraggio, coinvolgendo direttamente gli utenti". Gli esiti del monitoraggio costituiranno, quindi, elemento di valutazione rispetto agli accordi stipulati nell’agosto del 2015 tra Ama e le organizzazioni sindacali sulle strategie aziendali previste al fine di garantire maggiori livelli di efficienza nel servizio di gestione dei rifiuti urbani. Infine, prevede di formulare "indirizzo alle competenti strutture capitoline affinché pongano in essere ogni necessaria attività amministrativa volta a soluzioni, strutturali, economiche e organizzative, anche in relazione all’evoluzione del quadro regolatorio, finalizzate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani sul territorio di Roma Capitale valutando il ricorso a formule di partnerariato industriale, sottoponendo entro sei mesi dall’approvazione della presente deliberazione gli esiti di tale analisi alla valutazione dei competenti Organi di Roma Capitale".