Ama e Vigili, i sindacati in rivolta. E per il Giubileo rischio servizi - Affaritaliani.it

Roma

Ama e Vigili, i sindacati in rivolta. E per il Giubileo rischio servizi

Si spezza l'incantesimo sindacale. E su due realtà fondamentali nel periodo del Giubileo come Ama e Polizia Municipale.
A rompere la "delicata tregua" sono stati il sindaco Marino e l'assessore alla Legalità e Sicurezza Sabella. Il primo, di fronte al fallimento della differenzia dell'Ame nelle zone centrali ha parlato apertamente di "ricorso a cooperative private", mentre il secondo ha incontrato i sindacati e ha mostrato un vecchio progetto del comandane del Corto, Raffaele Clemente, già attuato con pessimi risultati quando era alla Questura di Roma.
E le organizzazioni sinacali dell'Ama sono le prima a insorgere: "Inaccettabile lo spacchettamento di Ama Spa. Inaccettabile che si tradiscano gli accordi sottoscritti, interrompendo un percorso di rilancio dell'azienda. Inaccettabile che si esalti il ricorso ai privati quasi fosse la soluzione a ogni problema, per poi sfoderare la solita formula: frazionare la filiera in appalti dati alle cooperative per il solo servizio di spazzamento. Come se mafia capitale non avesse insegnato nulla a questa città”. In una nota congiunta Fp Cgil Roma Lazio, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel annunciano l'interruzione delle relazioni sindacali con Ama Spa, si legge, "a seguito dell'annuncio di privatizzazione da parte del sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino".
“Parlare di 'mercato', come ha fatto ieri il Sindaco Ignazio Marino, è un'offesa alla competenza di chi sa che il ciclo industriale dei rifiuti ha bisogno di un progetto e di infrastrutture – continua la nota congiunta - e che soprattutto l'affidamento di singoli pezzi di spazzamento, in assenza di strutture logistiche adeguate, non può sicuramente portare a un miglioramento del servizio. La concorrenza nel settore dello spazzamento non esiste. Il risultato più evidente sarà la riduzione del costo del lavoro, unico elemento comprimibile in questo immaginario 'mercato'. E non ci vediamo nulla di innovativo. Oltre a contraddire se stesso e le promesse elettorali fatte ai romani, il Sindaco continua nella strada fallimentare dell'affidamento ai privati, che in questa città ha sempre coinciso con l'assalto alla diligenza. Mentre ai lavoratori e ai cittadini piacerebbe vedere più efficienza e progettualità senza dover subire ogni giorno un nuovo, stanco spettacolo di improvvisazione. Il 14 alle ore 14,30 saremo in Campidoglio - concludono Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel - per aprire una mobilitazione che, senza risposte, non potrà che portare allo sciopero generale”.
Il secondo colpo lo sferra l'Ugl: "Nella riunione in corso in Campidoglio con i sindacati per la Polizia Locale, l'Assessore Sabella ha annunciato la volontà dell'Amministrazione di sopprimere gli attuali Gruppi Municipali per una nuova organizzazione operativa con la suddivisione di personale e mezzi su un massimo di 6 quadranti territoriali.  L'Ugl-PL si dichiara contraria a questa soluzione organizzativa che vìola lo Statuto del Comune di Roma, basato sul decentramento amministrativo e con piena autonomia dei corrispondenti Gruppi della Polizia Locale a disposizione dei Presidenti municipali, che in questa fase non sono nemmeno stati ascoltati ed ai quali verrà sottratta un'altra risorsa per il proprio mandato".

"A pagarne le conseguenze, come al solito, saranno i cittadini che si vedranno calare dall'alto una decisione che li lascerà privi del punto di riferimento di Polizia territoriale, già penalizzati dalle chiusure di commissariati di P.S. e Stazioni di CC che si sono susseguiti negli ultimi anni, soprattutto delle periferie che, come già sperimentato da diversi mesi, non vedono  più vigili perchè dirottati nelle piazze di pregio del Centro Storico e che con il Giubileo sarà la regola.       L'annuncio di abolire i Gruppi Municipali e dividere il territorio in 4 o 6 quadranti, indica una volontà agli antipodi di un servizio di prossimità e collegamento tra cittadini ed Istituzioni. Appare più evidente la volontà di disporre di grandi numeri a disposizione del Comando Generale per interventi a “macchia di leopardo” per spot di propaganda , a tutto discapito della figura (mai decollata) del “vigile di prossimità” previsto dalla L.R. del 2005 che operi in un'area territoriale delimitata che permetta di avvicinare il cittadino alle Istituzioni, di promuovere la vivibilità urbana, di contrastare i fenomeni del teppismo e vandalismo, di mediare i conflitti di convivenza, di scoraggiare l'abusivismo commerciale.

clemente questura roma
 


QUANDO CLEMENTE ERA IN QUESTURA."D'altra parte, possiamo dire che ce lo aspettavamo perchè questa impostazione organizzativa era un'idea già sperimentata nel 2007 dal Comandante Clemente, quando era responsabile del Reparto Volanti della P.S., che individuò delle cd. “zone rosse”  su Roma dove concentrare uomini e mezzi, a discapito di altre ampie aree di territorio sguarnite di presidii dinamici ed il piano si rilevò fallimentare, come denunciato da un sindacato di Polizia che ne chiese le dimissioni evidenziando le criticità sopravvenute rappresentate dalla recrudescenza di reati".