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Roma
“Arrestate Cicciolina”, la Contea di New York riapre il caso internazionale

“Arrestate Ilona Staller”. L'ordine arriva dalla Contea di New York ed è rimbalzato prima in Bulgaria e quindi in Ungheria, paese natale della pornostar ed ex deputato ormai naturalizzata italiana.

A rendere noti i guai giudiziari di Cicciolina è l'avvocato del Diavolo Luca di Carlo che spiega come Iona Staller sia di nuovo al centro di un caso internazionale e sempre per lo stesso motivo: il rapimento del figlio minore del 1993 e che la Contea di New York ha riaperto nonostante il caso potesse dichiararsi chiuso.

Cicciolina all'epoca era sposata con l'artista americano Jeff Koons, ma aveva poi rapito il figlio minore dalla loro residenza a New York, portandolo prima in Ungheria e poi in Italia. Per tale fatto nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento internazionale di cattura. L’Avvocato Luca Di Carlo aveva scritto anche al governo degli Stati Uniti chiedendo l’immediata revoca del mandato di arresto, ma: “Ilona Staller doveva fare i conti con la possibilità di trovarsi dietro le sbarre”. “L’America giustizialista durante elezioni presidenziali 2020 - spiega l'avvocato Di Carlo – ha riattivato l’ordine di arresto di Ilona Staller”.

Ora il caso Staller è di nuovo aperto e come riporta il quotidiano bulgaro 24chasa, “ Ilona Staller è fuggitiva e rischia l’arresto per l'ordine di arresto preventivo emesso dalla Corte Suprema della contea di New York”.

Adesso si è riaperta per Ilona Staller un’antica storia giudiziaria poco dopo l’inaugurazione dell’opera d’arte Bouquet of Tulips costata 3,5 milioni di euro, gigantesca scultura realizzata dall’artista Jeff Koons per commemorare gli attacchi terroristici del 2015, opera istallata a Parigi presso il Petit Palais, nell’area dell’avenue des Champs-Elysées.

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