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Roma
Atac, gelo M5S su Simioni. Il manager sistema i fedelissimi. Valige in vista

Tra l'Atac e il Comune di Roma si apre l'era glaciale: solo mail e documenti ufficiali e nessun incontro o telefonata a testimonianza di un clima da “sciogliete le righe”.

E già i bene informati dell'azienda sussurrano che il top manager degli aeroporti del nord, chiamato dall'ex assessore Massimo Colomban poi in figa da Roma, stia preparando le valige. “E' la fine di un amore”, raccontano dagli uffici di via Prenestina, nonostante i risultati raggiunti a stento di accedere al concordato preventivo. Coni due pezzi “da novanta” del trasporto romano, cioè l'assessore Linda Meleo e il trottolino presidente della Commissione Trasporti, Enrico Stefano, i rapporti tesi e fondati sulla scarsa stima reciproca, si sarebbero interrotti prima delle vacanze, lasciando l'azienda senza una “corrispondenza diretta” con l'azionista di maggioranza e di fatto trasformata in un feudo “trincea”.

“Io con quelli non ci parlo”, è la frase ricorrente culminata con affondi rivolti a Meleo e Stèfano che alcune persone dello staff hanno fatto circolare tra gli uffici. Gossip, sia chiaro, ma che quando escono dalle lingue lugue di via Prenestina si trasformano in rumor e dopo qualche mese vengono anche confermati. Come la “battute feroci” rivolte dallo stesso Simioni ad un direttore Atac, con tanto di citazione circa la sua insopportabilità familiare per giustificare un atteggiamento di rigidità e che sarebbero la testimonianza di un clima interno tesissimo, in cui sarebbero evidenti i tentativi di smarcarsi da ogni decisione per rimetterla ai sottoposti di staff.

In questo scenario feudale, assume un significato la nomina di Cristino Ceresatto, già capo staff dell'ex assessore Colomban e consigliere di amministrazione, a nuovo direttore del personale. Un nuovo doppio incarico che si aggiunge a quello di Simioni.

In quella che ormai è un'azienda delle meraviglie, può succedere anche di tutto.

disposizione retroattiva atac
 

Anche che il 28 agosto 2018 venga firmata una disposizione organizzativa con la quale di formalizzano le funzioni di un dipendente con una giravolta organizzativa: dal 30 novembre 2016. Provvedimento retroattivo? Macchina del tempo? Oppure “condono amministrativo sino all'ipotesi di “sistemazione di un fedelissimo”, considerando che il provvedimento impegna di fatto l'azienda a pagare le differenza di stipendio arretrate. Succede solo all'Atac. O meglio: accade in ogni azienda ma in Atac, viene messo per iscritto dal direttore generale.

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