Avviso di garanzia a Montino, sindaco e maggioranza in fuga da Fiumicino - Affaritaliani.it

Roma

Avviso di garanzia a Montino, sindaco e maggioranza in fuga da Fiumicino

Salta il consiglio comunale, banchi della maggioranza deserti, a Fiumicino il futuro del sindaco Montino è sempre più incerto dopo gli avvisi di garanzia sul caso chioschi in spiaggia.
All’inizio della seduta di Consiglio ci si aspettava che il Sindaco avrebbe aperto i lavori con una esaustiva spiegazione, fornita non in televisione o in conferenza stampa, ma nella giusta sede come suo dovere istituzionale.
Invece la Presidente del Consiglio Califano si è subito sostituita al primo cittadino dichiarando che non c’era nulla da aggiungere a quanto gia’ diffuso a mezzo stampa, e che il Sindaco avrebbe eventualmente risposto se e quando lo avesse ritenuto opportuno.

"Dispiace constatare come il primo cittadino e il centrosinistra siano fuggiti dal confronto - denunciano i consiglieri comunali dell'opposiozione Mauro Gonnelli, William De Vecchis, Federica Poggio, Claudio Paolini, Giovanna Onorati, Raffaello Biselli, Giuseppe Picciano, Roberto Merlini - Noi oggi in consiglio comunale per chiedere al sindaco e alla sua maggioranza di rispondere sui molteplici procedimenti giudiziari che li hanno coinvolti e approvare un ordine del giorno che impegni chiunque sia rinviato a giudizio a dimettersi, c’eravamo.  indossavamo delle magliette in cui si chiedeva coerenza e rispetto degli impegni presi. Il sindaco fu il primo, in campagna elettorale, ad affermare che non c’avrebbe pensato un attimo a dimettersi in caso di avviso di garanzia. Oggi invece di rispettare quelle promesse lui e la sua maggioranza hanno preferito 'scappare' in maniera grottesca. Evidentemente per loro coerenza, legalità e trasparenze sono concetti offensivi e tumultuosi. Il solito giustizialismo a seconda delle esigenze".

"Non riteniamo corretto che la Presidente del Consiglio abbia agito come portavoce del Sindaco Montino, e non abbia invece mantenuto la dovuta equidistanza fra gli schieramenti politici, mancando al suo ruolo di garante della democrazia cosi’ come previsto dalla sua figura istituzionale - scrive Fabiola Velli, Portavoce m5s Fiumicino - Inoltre non riteniamo corretto che quando l’opposizione ha manifestato il proprio dissenso con magliette e cartelli, la Presidente Califano abbia invece fatto prevalere l’aspetto formale del Regolamento, al punto di far prima sospendere e poi chiudere il Consiglio Comunale Straordinario.
In questo modo si è evitato di rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale sul vero argomento e motivo di riunione dell’assemblea consiliare , e cioè l’indagine avviata dalla magistratura a carico del Sindaco e di 15 consiglieri comunali per il rilascio delle concessioni demaniali ai chioschi sul litorale di Fiumicino.
Il Consiglio Comunale Straordinario avrebbe rivestito particolare importanza dal punto di vista giuridico perché ogni dichiarazione rilasciata in sede istituzionale sarebbe stata acquisita dalla magistratura agli atti dell’indagine in corso in quanto dichiarazione ufficiale, mentre invece si è trattato di un’altra occasione persa per la comunita’ cittadina dato che i lavori sono stati chiusi senza che nè Montino né i consiglieri indagati dicessero una sola parola".