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Roma
Borg e McEnroe stregano Roma. Al Festival la sfida storica del tennis mondiale

Bjorn Borg e John McEnroe, eroi indiscussi del tennis moderno, protagonisti di una delle più belle sfide sportive di sempre, la finale di Wimbledon del 1980.

 

Ci vuole coraggio per girare un film sul tennis. Storicamente nessuna pellicola su questo sport ha ottenuto risultati piu' che mediocri (compreso il recente "La battaglia dei sessi" di Jonathan Dayton e Valerie Faris). Ma nessuna pellicola, finora, aveva raccontato dei due piuù grandi tennisti della storia pre-rivoluzione tecnica (quando, per dirla con parole di Andre Agassi, "le nuove racchette rendono i buoni giocatori, campioni, e i campioni, leggende"): Bjorn Borg e John McEnroe.

Lo ha fatto il regista danese Janus Metz Pedersen ('Armadillo') che ha deciso di puntare l'attenzione sulla sfida considerata la più bella della storia del tennis del Novecento, la finale di Wimbledon 1980 vinta dallo svedese 8-6 al quinto set dopo una battaglia avvincente. La pellicola, che si intitola "Borg McEnroe" (ma il titolo originale svedese e' "Borg"), viene proiettata venerdì alle 21.30 in anteprima nazionale al Festival del Cinema di Roma.

Nelle sale italiane dal 9 novembre distribuito da Lucky Red, il film vede nei panni dell'imperturbabile campione svedese Bjorn Borg, il 29enne attore islandese Sverrir Gudnason (protagonista nel 2016 del film di Pernilla August 'A Serious Gam') e in quelli dell'irascibile John McEnroe, l'ex piantagrane di 'Transformers', Shia LaBeouf.

Al centro del film c'e' il torneo di Wimbledon del 1980 e, soprattutto, la finale del 5 luglio. E' l'estate più piovosa da decenni e il mondo aspetta di vedere se il tennista numero uno al mondo, Bjorn Borg, riuscirà a vincere per la quinta volta consecutiva sull'erba di Wimbledon (un record assoluto) o se il maleducato e talentuosissimo giovane astro nascente americano John McEnroe riuscirà a interrompere la sua striscia vincente.
Una partita che ha fatto la storia di questo sport, che viene sapientemente utilizzata da Janus Metz per tracciare un ritratto - con tanto di flashback - dello svedese. Ed e' interessante seguire la crescita dell'uomo e del campione che e' famoso per il suo carattere glaciale e il controllo delle emozioni, ma che da ragazzo era stato cacciato dai circoli di tennis svedesi per le sue intemperanze e la sua irascibilità. E cosi' si scopre - ed e' storia vera - che Borg e il suo rivale sono uguali: entrambi hanno il vulcano dentro (come dice Peter Fleming, ex tennista e storico compagno di doppio di McEnroe). Ma lo esprimono diversamente: uno lo soffoca e lo tira fuori solo con i colpi potentissimi e l'altro lo fa insultando tutti e creando un clima di tensione e terrore sui campi.

La rivalità tra i due tennisti e' entrata nell'immaginario dei tifosi per via dei due caratteri completamente opposti: Borg era noto per la sua freddezza, la sua calma e la sua quasi totale assenza di emozioni in campo, mentre McEnroe si e' sempre distinto per il suo carattere irascibile, la sua maleducazione e gli scatti d'ira, soprattutto nei confronti di arbitri e spettatori.
Nel corso delle loro carriere, si sono affrontati 14 volte in un arco di soli 4 anni (tra il 1978 e il 1981) con 7 vittorie per parte. Per i loro caratteri opposti, i media li hanno ribattezzati 'Fire and Ice', 'Fuoco e Ghiaccio'.
Un film dalle forti tinte psicologiche che ricorda 'Rush' di Ron Howad (sulla rivalità in Formula 1 tra Niki Lauda e James Hunt) per la meticolosità delle ricostruzioni e per il dualismo, il rispetto e l'amicizia tra due miti dello sport. Ma ricorda anche 'Toro scatenato', di cui secondo Janus Metz il film e' "una versione ambientata nel mondo del tennis".

Secondo il regista, 'Borg McEnroe' e' una storia che "rievoca un'era dello sport in cui i giocatori di tennis erano delle rock star e in cui John e Bjorn emergevano come i più grandi". Ma e' anche un film che parla del prezzo del successo, di come i due più grandi tennisti del mondo, poco più che ventenni, fossero già prigionieri della loro carriera e racconta il dramma in atto dietro le quinte: a soli 24 anni, Borg e' esaurito, logorato e tormentato dall'ansia. Una situazione di stress che l'ha portato a ritirarsi dalle competizioni a soli 26 anni, al momento in cui il suo sfidante, John McEnroe, e' riuscito finalmente a prendere il posto del suo ex-eroe sul trono di Wimbledon.
Due atleti costantemente rappresentati solo come avversari dall'industria commerciale del tennis, ridotti alle loro caricature: "lceBorg" e "SuperBrat". Due rivali che, durante il torneo di Wimbledon del 1980, si resero conto che la sola persona in grado di capire quello che l'altro stesse vivendo era proprio il suo avversario. Per esplorare il tumulto interiore di Bjorn e John, il film fa uso di una fotografia cruda, utilizzando molto la camera a mano e la steady-cam per trasmettere un senso di immediatezza e realismo. A questo si contrappongono sequenze volte a creare un'atmosfera ricca, con immagini quasi simboliche che mirano a suggerire l'importanza storica degli eventi.

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