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Roma
Calenda e Gualtieri, la luna di miele è finita. “No alla milizia del sindaco”

Roma, la luna di miele, in verità mai dichiarata ufficialmente, tra il sindaco Roberto Gualtieri e il leader di Azione, Carlo Calenda è finita.

La Giunta ombra di Calenda affila le armi, spulcia carte e dichiarazioni e scopre che il primo cittadino in preda ad un impeto di efficienza vorrebbe assumere personale in Campidoglio per controllare direttamente – e senza filtri – l'efficienza della macchina comunale, in particolare i publici esercizi. Una “milizia personale” di tutta gente fidata che dovrebbe rapportarsi direttamente col sindaco, bypassando l'Agenzia per il controllo dei pubblici servizi, emanazione del Consiglio Comunale.

Carpano, "No a nuove assunzioni"

Ad accorgersi della voglia di “far da sé” che regna nell'entourage del sindaco è il consigliere di Azione Lista Calenda Francesco Carpano che non è rimasto silente: “Il sindaco Gualtieri ha detto di voler assumere del personale che si occuperà di controllare il livello di soddisfazione dei cittadini rispetto ai servizi erogati dal Comune – commenta Carpano - ma una struttura del genere, un'autorità indipendente di verifica, già esiste e si chiama Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune (Acos), che fa un ottimo lavoro”.

La domanda di Carpano è semplice: “Perché investire altre risorse in una struttura che farebbe le stesse attività di quella esistente? A Roma ci sono tante cose sulle quali si dovrebbero spendere quei fondi: la manutenzione delle strade, aumentare i cestini e l'illuminazione, e così via".

Quando il gioco si fa duro, i “calendini” tirano fuori le unghie e i bene informati sono certi che questa non è altro che la prima zampata. Quella luna di miele, tuytta gentilezze e cortesie istituzionali, sembra essere andata in archivio.

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