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Roma
Cellulari e tablet vietati in vacanza: unico modo di sopravvivere e rilassarsi

Arriva l'estate e le persone iniziano a sognare luoghi esotici o immersi nella natura dove passare le vacenza per staccare dalla vita di tutti i giorni e ricaricarsi. Ma questo spesso non avviene perché con noi in vacanza viene anche il nostro smartphone, da cui proprio è difficile staccarsi. 

Così si rischia di ottenere il risultato opposto, perché continuando a leggere le mail, navigare sui social oppure giocare all'ultima app del momento, manteniamo sempre alta l'attenzione, evitando così di riposarci e ricaricarci. E quindi la strada è: disconnettere il cervello in modo sano durante le vacanze estive.

Disconnettersi in vacanza, i consigli da seguire

Siamo talmente ossessionati dalla necessità di sfruttare il tempo, che tale atteggiamento è arrivato persino ad avere un nome: cronopatia, cioè la malattia del tempo. Devi essere produttivo ed efficiente, senza fermarti mai. Questo modo di vivere non è in sintonia con ciò di cui il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno, spiegano gli esperti di Guidapsicologi.it. "Il nostro cervello ha bisogno di riposo e pace. Ci troviamo in modalità di attivazione del sistema simpatico, che implica velocità, accelerazione del battito cardiaco, sudorazione, scarico di cortisolo tossico e adrenalina. La nostra società è in modalità di allerta. Ma il sistema nervoso autonomo ha bisogno di bilanciare tutto questo attivando il sistema parasimpatico, che è coinvolto nel rallentamento della frequenza cardiaca e nel rilassamento dei muscoli e dei visceri. Abbiamo bisogno di disconnetterci e stare in modalità parasimpatico, in modalità calma e riposo".

Altrimenti quello che si rischia, non disconnettendosi, è il deterioramento della nostra salute fisica e psicologica. La nostra società è una società con crescenti malattie psicologiche e somatiche. Questo modus vivendi basato sulla rapidità abbassa le nostre difese immunitarie, riduce la nostra qualità di vita, causa invecchiamento precoce, problemi psicologici, psicosomatici, infiammatori, gastrointestinali, e così via. Non è un caso che ansia e depressione siano ormai le malattie della società in cui viviamo. 

I nemici che non ci lasciano disconnettere

I nemici del non riuscire a disconnettersi sono il lavoro, le relazioni tossiche, i social network e le applicazioni che vengono create appositamente per rendere le persone dipendenti, stimolando il sistema dopaminergico, lo stesso legato appunto alle dipendenze. Non a caso, anche le relazioni tossiche hanno lo stesso effetto: creano dipendenza e sono nemiche della disconnessione.

Secondo gli esperti di guidapsicologi.it si possono adottare alcune strategie per far partire bene la giornata e cercare di disconnettere il cervello dai dispositivi hi-tech: fare una colazione, assaporando il cibo e senza guardare lo smartphone; scrivere un diario dove annotare gli stati d'animo e capire come intervenire; connettersi alla natura, magari con una passeggiata o andando in vacanza in un posto pieno di verde (aiuta a ricaricare le pile); staccarsi dai cellulari e dispositivi elettrici dalle 19 o dalle 20; dedicarsi al proprio hobby.

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