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Roma
Cemento sul parco dell'Acquafredda: il Vaticano ordina, Zingaretti approva

Una colata di cemento sul parco dell'Acquafredda: a vestire i panni del costruttore è Nicola Zingaretti, che con una proposta di deliberazione consiliare ha approvato riguardante il piano della Riserva Naturale di Roma Ovest. Una mossa che, su indicazione del Vaticano, porterà alla costruzione di 180mila metri cubi di strutture sanitari e alberghi.

La delibera è stata approvata dalla Giunta Pd in gran segreto, nel silenzio di un Consiglio Regionale sommerso dalle conseguenze del Coronavirus, visto che l'area in questione di proprietà della Santa Sede è sottoposta a vincolo nel 1997 al termine di una lunga battaglia intrapresa dall'esponente dei Verdi Angelo Bonelli. Secondo riportato da "L'Espresso", consultando il piano di assetto modificato e che sarà al vaglio del Consiglio Regionale nei prossimi giorni, è previsto al fine di realizzare strutture sanitarie ricettive la cementificazione dell'area di 180 mila metri cubi di proprietà della Santa Sede, che da decenni è stata oggetto di contenzioso tra gli agricoltori e le istituzioni vaticane. La pratica del cambio di destinazione d'uso fu seguita da Monsignor Mauro Carlino, officiale della Segreteria di Stato e dall'ex cardinale Angelo Becciu, che ha seguito l'iter a stretto contatto con il Presidente della Regione.

Contro l'opera di cementificazione è insorta Italia Nostra: “L’area della Riserva Naturale è stata salvata in lunghi anni di battaglia tra gli agricoltori e la proprietà e rappresenta a tutt’oggi l’unico polmone verde importante per i quartieri di Boccea e Primavalle – scrive l'associazione in una nota –. Impensabile che oggi in sede di approvazione del Piano di assetto della Riserva si ripresenti, come se nulla fosse accaduto nel frattempo, il tentativo di inserire una previsione edificatoria già esclusa fin dall’epoca della Variante delle Certezze e, comunque, in evidente violazione del PTPR adottato e approvato e del PRG. Italia Nostra Roma rivolge un appello urgente al Presidente Zingaretti, alla sua Giunta e a tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Regionale affinché non votino il Piano di Assetto che deve essere opportunamente e puntualmente verificato in tutte le sue parti. Italia Nostra Roma chiede che sia immediatamente eliminata dal Piano d’Assetto la scheda di progetto n.9 che fa espresso riferimento ai 180.000 metri cubi di cemento che rischiano di colare sulla Riserva Naturale dell’Acquafredda con devastanti conseguenze sul patrimonio naturale e sull’urbanistica di Roma”.

Anche la consigliera regionale di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo, si è opposta chiedendo ulteriori spiegazioni sui rapporti tra Zingaretti e l'ex cardinal Becciu e la cancellazione della lottizzazione: “Come apprendiamo dal sito dell'Espresso, i promotori di Giustizia, starebbero per affrontare i legami tra l’ex cardinale Angelo Becciu, i suoi collaboratori e il mondo della sanità nel Lazio. Dalle carte in nostro possesso il presidente Zingaretti avrebbe avallato la richiesta di Monsignor Mauro Carlino e dell’ex Sostituto della Segreteria di Stato di cementificare 180 mila metri cubi del Parco dell’Acquafredda per permettere di edificare residenze sanitarie e alberghi. Speriamo nei prossimi giorni di non leggere che questa opera di cementificazione dentro una riserva storica sia da ascrivere a chissà quale meccanismo clientelare. Presenterò in aula un emendamento per cancellare la lottizzazione”.

SCARICA e LEGGI la delibera della Giunta Zingaretti sulla tenuta dell'Acquafredda

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