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Roma
Chiesa cattolica addio, è invasione induista: 30.000 italiani giurano all'indù

Invasione induista in Italia: sono oltre 150.000 mila gli immigrati nel Belpaese devoti alla religione indù, numero in costante crescita che non ha intenzione di fermarsi. Ma gli stranieri non sono soli: più di 30.000 cittadini italiani hanno abbracciato l'induismo, voltando le spalle al Cattolicesimo ed alla Chiesa cattolica.

 

L’Italia, come i principali paesi europei, sta diventando un nuovo Paese, multietnico e pluralista, e questa evoluzione chiama ad un maggiore impegno nella direzione della conoscenza e dello scambio reciproco. Stereotipi, pregiudizi culturali, luoghi comuni rappresentano il vero nemico dell’integrazione. Uno dei simboli di questa multietnicità è sicuramente l'induismo. Gli induisti in Italia sono oggi oltre 150.000 e la loro presenza nel nostro Paese ha conosciuto in questi anni una crescita rilevante. Oltre alla popolazione immigrata si contano circa 30.000 cittadini italiani induisti, cittadini che hanno preferito la devozione dei santi indù alla tradizionale Chiesa cattolica. A fronte di ciò, la cultura induista rimane scarsamente conosciuta, ridotta a meri stereotipi e semplificazioni, quando non a vere e proprie false credenze. In questo contesto si inserisce la decisione dell’Eurispes di realizzare una approfondita indagine sulla realtà induista nel nostro Paese, “L'induismo in Italia”, la prima ricerca a tutto tondo sul mondo induista in Italia.

A certificare l'invasione induista in Italia saranno i festeggiamenti per il Diwali (o Dipavali), la “Festa della Luce”, una ricorrenza che coinvolge profondamente la comunità induista in tutto il mondo. In Italia, grazie alla Legge d’Intesa ratificata dal Parlamento con l’Unione Induista Italiana, è per gli induisti la festività religiosa ufficiale, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il Dipavali è come un “Natale induista”: ci si scambiano regali, si avviano nuove attività commerciali, si festeggia l’amicizia, l’amore fraterno, la luce dissipatrice dell’ignoranza.

Roma festeggerà la ricorrenza il 3 novembre all'Auditorium Parco della Musica con la seconda edizione del “Dipavali Festival”. L’Unione Induista Italiana – Sanatana Dharma Samgha (UII) - in collaborazione con l’Ambasciata dell’India e con il patrocino del Comune di Roma – offre alla cittadinanza un’intera giornata di eventi e incontri per conoscere la l’arte, la cultura, la cucina e la spiritualità indiane, dalle ore 11 alle ore 22:30. A partire dalla mattina si alterneranno Masterclass di danza Bollywood (11.00-12.00) e di canto tradizionale Dhrupad condotto dal raffinato ed eccelso Pandit Ritwik Sanyal (13.10-14.00), oltre ad un inedito “Varietà” di Marionette Indiane Kathputli del Rajasthan. Nel pomeriggio, si svolgeranno i due concerti: di Musica Classica Carnatica a cura delle ‘Violin Sisters’, Mt. Lalitha e Mt. Nandini, violiniste indiane di fama internazionale (16.30-17.30) e di Musica Classica Indiana Canto Dhrupad dove il Pandit Ritwik Sanyal verrà accompagnato da suo figlio e discepolo Ribhu Sanyal e da Parminder Singh Bhamra, percussionista Pakhawaj (17.45-18.30). La sera: dalle 18.30, la Cerimonia inaugurale e i saluti delle autorità italiane e straniere daranno il via alla sezione dedicata agli spettacoli serali che si aprirà alle 19.00 con uno show piromusicale con musiche indiane lanciato dai Giardini Pensili (e visibile davanti all'ingresso dell'Auditorium). Seguiranno, dopo il buffet serale, lo spettacolo di danza classica Bharatanatyam della compagnia Punya Company Upadhye giunta appositamente da Bangalore (ore 20.15- 21.30) e l’esibizione per la prima volta in Italia di originali danze fusion Kathak e Bollywood da parte di due coppie di danzatori professionisti (Kathak Fusion Group e Negma Dance Group). Ingresso gratuito previa prenotazione su www.dipavali.it.

Ma gli eventi per il festeggiamento del Diwali non finiscono qui. Lunedì 4 novembre presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani si terrà il convegno “Equonomia. Luci di etica e sostenibilità” dove interverranno Paramahamsa Svami Yogananda Ghiri, Fondatore dell’Unione Induista Italiana; Sen. Lucio Malan, membro del Senato della Repubblica; Avv. Franco Di Maria, Pres. Unione Induista Italiana; oltre a diverse autorità politiche e religiose. Chiuderà la mattinata la presentazione dell’indagine Eurispess “L'induismo in Italia”, a cura di GIAN MARIA FARA, Presidente dell’Eurispes. Un’indagine che racconterà l’Induismo da prospettive diverse e dà voce direttamente agli induisti, sia quelli italiani sia quelli stranieri arrivati nel nostro Paese.

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