Roma
Cocaina a rate, interessi al 240% e violenza sessuale: presa banda di usurai
Cinque persone arrestate nella zona dei Castelli Romani. Usavano metodi estorsivi per recuperare i prestiti
Usura, estorsione, violenza sessuale, lesioni personali e spaccio di cocaina: con queste accuse padre, madre, figlio insieme ad altre due persone sono finite in manette. Una vera e propria banda Criminale, dedita all'usura che lavorava tra Ariccia a Albano Laziale.
La banda di estorsori, incastrata grazie alle indagini portate avanti dal Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri e dalla Stazione Carabinieri di Ariccia, cavalcava l'onda della crisi per strozzare persone in difficoltà economica.
Lo spaccio di cocaina, pagabile anche a rate, riforniva la zona dei Castelli Romani. Una banda di veri e propri strozzini che chiedevano un tasso di interesse intorno al 240%, avvalendosi di forme di recupero dei crediti caratterizzate da minacce verbali, psicologiche e metodi estorsivi violenti, come aggressioni fisiche, lesioni personali e violenze sessuali.
Grazie al ritrovamento della contabilità, redatta da uno degli indagati, sono state conteggiati 36 vittime nell’anno 2013, e introiti pari a 41.700 euro, 46 nell’anno 2014, con introiti pari a 58.500 euro, 70 nell’anno 2015, con introiti pari a 93.100 euro e 55 vittime nell’anno 2016, con introiti per la banda criminale pari a 77.450 euro.
L'organizzazione malavitosa era gestita da un uomo di 42 anni, residente ad Ariccia, già conosciuto alle forze dell'ordine perchè gravato da una misura di sorveglianza speciale per i reati violenza sessuale, perpetrata nei confronti di una donna vittima di usura, e lesioni personali.
Per gli arrestati si sono aperte le porte dei carceri di Velletri e Rebibbia.