Confalonieri suona il piano e recita Shakespeare. "Con la Rai patto per la grandezza"

di Marco Zonetti

Quattrocento anni dopo la sua scomparsa, William Shakespeare è più vivo che mai e si appresta a invadere il palinsesto di Iris per un’intera settimana. Da lunedì 18 aprile, in prima, seconda e terza serata, il canale digitale Mediaset proporrà ben dodici film tratti o ispirati dalle opere del Bardo, sei documentari presentati da personaggi d’eccezione come Morgan Freeman, Christopher Plummer e Hugh Bonneville di Downton Abbey, e uno speciale “Amleto al cinema” a cura di Stefania Carini.
Un regalo straordinario per gli appassionati di Shakespeare e del miglior cinema d’autore. L’encomiabile e pregevole rassegna di Iris dal titolo “Il resto è silenzio” – tratto dall’ultima frase dell’Amleto – è stata presentata in anteprima nella residenza dell’ambasciatore britannico Christopher Prentice a Roma, la sontuosa Villa Wolkonsky – comprensiva di rovine romane – che si estende per undici ettari sull’Esquilino. Alla presenza del simpatico ambasciatore Prentice – che rivela un passato di attore shakespeariano in gioventù nella parte di Giulio Cesare – il direttore generale del palinsesto Mediaset Marco Paolini e il direttore di Iris Marco Costa descrivono l’ambizioso e ammirevole progetto culturale di dedicare un’intera settimana a William Shakespeare su un canale commerciale (facendo da autentico servizio pubblico), seguiti dalla declamazione di suggestivi monologhi tratti dal Riccardo III e dal Giulio Cesare con la conturbante e meravigliosa voce di Francesco Pannofino, capace di far sciogliere anche i più tetragoni cuori di pietra.
«È un piacere recitare queste parole» dice Pannofino ringraziando dell’invito con l’umiltà dei grandi, ma senz’altro è mille volte più piacevole ascoltarlo recitarle.
E tuttavia, il vero mattatore della giornata è lui: Fedele Confalonieri, che – seduto al pianoforte in sala – suona per la gioia dei presenti un appassionato studio di Chopin e la “rapsodia in blu” di Gershwin come un celebrato concertista. Dopodiché, al banco dei relatori, stupisce con la sua cultura shakespeariana, arrivando perfino a citare Harold Bloom – massimo esperto del drammaturgo – e a rievocare un suggestivo “patto per la grandezza” stretto con l’indimenticato Enzo Siciliano ai tempi in cui questi era presidente della Rai, un patto con cui i due dirigenti rivali s’impegnavano a trasmettere opere di pregio in prime time ricordando le serate di prosa degli anni d’oro della Rai (i “soli” due milioni di spettatori del Macbeth trasmesso da Siciliano in prima serata ne decretarono la destituzione, e il patto – ahinoi – s’infranse giocoforza).

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Al termine della conferenza stampa, l’ambasciatore invita gli ospiti a fare un giro dei giardini della tenuta, ma nessuno si sposta: l’attenzione è sempre dedicata a Confalonieri che, cortese e disponibile, declama sonetti di Shakespeare, disquisisce di cinema, teatro, musica e letteratura e ammalia gli interlocutori ricordando un memorabile Re Lear al Globe di Londra. Qualche giornalista, meno interessato a Shakespeare e agli argomenti culturali, gli chiede di “Cairo” e di “Vivendi”, ma il presidente di Mediaset schiva le domande come il guizzante Ariel della Tempesta e torna a parlare – per la gioia degli astanti – dell’Amleto di Gassmann, dello Iago di Salvo Randone, della Desdemona di Annamaria Ferrero e altre perle. Personaggi che sono divenuti eponimi, che, come lo stesso Shakespeare, fanno parte di noi: la sostanza di cui sono fatti i nostri sogni.
In attesa, dunque, di goderci l’imperdibile rassegna che Iris dedica all’autore di Romeo e Giulietta, ringraziamo Fedele Confalonieri della splendida conversazione shakespeariana che ci ha regalato, dedicandogli una frase tratta dal Macbeth: “Vivi per essere la meraviglia e l’attenzione del tuo tempo”.  Lui senz’altro ci riesce benissimo.