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Roma
Coronavirus, Gualtieri e i consigli di Enrico Gasbarra pagati 205 euro l'uno

di Andrea Augello

Esiste una politica alla luce del sole, fatta di impegno civile, battaglie elettorali, discorsi pubblici, appelli televisivi, manifestazioni, cortei, flash mob. E poi c’è il sottobosco: una roba inventata dalla Prima Repubblica di cui poi è diventato sovrano incontrastato il Partito democratico, sviluppatasi in un’intricata selva di incarichi retribuiti, elargiti come compensazioni elettorali e congressuali a cani, porci, personaggi anonimi e, più raramente, anche a qualche persona capace.

Esiste quindi un discreto ed invisibile ordine della Giarrettiera dei nominati, una nomenclatura ineffabile e benestante, che incamera cifre considerevoli in cambio di prestazioni quasi inesistenti.

Gasbarra ha tentato in passato di diventare un piccolo leader romano, giungendo, in un momento di debolezza degli elettori, fino alla Presidenza della Provincia. Ma la battaglia non si addice alla sua indole felpata e sedentaria.

Con Enrico ci conosciamo da tanto e abbiamo caratteri diametralmente opposti. Lui è prudente, riflessivo, opportunista, attento al millimetro al suo tornaconto e con una perenne vocazione alla mediazione: è un tipo che il giorno del giudizio universale sarebbe capace di proporre all’arcangelo Michele un tavolo di confronto per giungere a un rinvio delle pene per tutti i peccatori iscritti alla sua corrente oltre, se possibile, un paio di posti retribuiti nel collegio giudicante. In cambio offrirebbe dettagliate delazioni sui peccati della corrente in quel momento più debole nel suo partito.

Il dinamismo non è il suo forte: una volta mi rimproverò per aver scritto che pochi, a Roma, vantano la fortuna di averlo mai visto in circolazione prima delle undici di mattina. A distanza di anni temo di dovermi ripetere: l’uomo non è per nulla mattiniero e ancor meno produttivo. Infatti, con sua grande soddisfazione, si è da tempo immerso nel sottobosco romano, svolgendo prevalentemente attività contemplative.

In occasione delle ultime elezioni suppletive nel Collegio del centro storico, che si sono concluse con la vittoria del Ministro Gualtieri, si è distinto per la sua capacità negoziale con Zingaretti e il resto del Partito. Facendosi largo tra morbidi muschi, rinvagando diritti feudali sul collegio, parecchio risalenti nel tempo, sarebbe riuscito - secondo un retroscena proposto dal Fatto quotidiano due mesi fa - a portare a casa la promessa che un giorno riceverà la nomina al vertice dell’EUR SpA, cedendo così il passo all’elezione di Gualtieri. Ma nel sottobosco nessuna promessa ha valore senza il pegno di una garanzia immediata e in questo genere di transazioni gli uomini del Pd non sono sbadati e approssimativi come quando comprano mascherine dai venditori di lampadine. Ed è forse per questo che oggi scopriamo come il nostro eroe abbia prontamente portato a casa, lo scorso 3 Febbraio, un contratto di consulenza del valore di 75.000 euro l’anno dal neo eletto Ministro del Tesoro, della durata di 12 mesi. Quanto basta ad arrivare alla scadenza di Eur SpA.

Perciò è da Febbraio che Enrico ogni giorno “consiglia” il Ministro dell’Economia. Già, ma che diavolo di consigli può dare un come Enrico a Gualtieri?

Intanto dobbiamo premettere che devono essere consigli preziosi, visto che, supponendo che lo consigli almeno una volta al giorno, si viaggia su una media di 205 euro a consiglio. Lo so che i maligni stanno già borbottando che di sicuro Gasbarra non ha un profilo da economista, salvo un fugace passaggio, da parlamentare per lo più inconsapevole, in Commissione finanze. Però, come si dice, ha una certa esperienza, perciò può dare consigli di natura più generale, oltre a semplici ammonimenti, tipo “Non esagerare..”, oppure, “Non ti fidare...”, “Quello ha una faccia che non mi piace…”, “Non alzare la voce sennò passi dalla parte del torto..”, “Chi mena per primo mena due volte…”.

Agli osservatori più attenti non è sfuggito, inoltre, che il Ministro Gualtieri dopo aver esibito nei suoi esordi governativi una collezione di cravatte inguardabili, dall’inizio del mese di marzo è riuscito finalmente ad abbinare i colori con un certo gusto. E lì si vede tutto il tocco della consulenza di Enrico.

Insomma questi 75.000 euro se li merita tutti. Ovviamente non sono gli unici che scaturiscono dal sottobosco. Eh sì, perché per volontà di Zingaretti Gasbarra è pure Presidente dell’ISMA, che non è una malattia respiratoria, ma la più importante Ipab regionale, un giocattolino che gli rende per ora altri 49.000 euro l’anno, destinati però a salire, con la prossima riconferma all’incarico, a circa 80.000 euro, grazie a un nuovo Regolamento, che ha deciso che un Presidente di una nuova Ipab vale, sul piano degli emolumenti, esattamente mezzo Presidente della Regione. Anche questa storia della Ipab fu descritta come un incasso post elettorale nel 2019, quando Gasbarra ottenne dopo la sua mancata candidatura alle europee la poltroncina presidenziale, esattamente il 19 Giugno, cioè tre settimane dopo il giorno del voto. Insomma, nell’attesa dell’Eur SpA, il buen retiro del Re del sottobosco pare discretamente remunerato, con tanto di benedizione grillina per metterlo al riparo da ogni fastidioso battibecco moralistico: Gasbarra supera infatti indenne anche la stagione pentastellata, incamerando nomine e prebende dal governo rosso giallo e, in prospettiva, persino del Sindaco Raggi.

Io mi permetto di suggerirgli gratis – senza quindi allegare una fattura di 205 euro – di mollarla subito questa ridicola consulenza, se non per timor di Dio almeno per evitarci un esposto all’Anac, quando da consulente del Ministero dell’Economia tenterà di farsi nominare, dallo stesso Ministro Gualtieri che ne è azionista, amministratore delegato dell’Eur SpA. So già che questo buon consiglio non verrà ascoltato, ma è anche per questo che non ho mai cercato o accettato una consulenza pubblica, preferendo fare il mio onesto lavoro nel privato: nel dare consigli preziosi sono una mezza sega e nel mondo del sottobosco risulterei un totale disadattato.

Zingaretti, tutte sue le poltrone Pd. Gasbarra promosso alla cassaforte Isma

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