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Roma
Coronavirus, la sanificazione delle chiese diventa il palcoscenico della Raggi

Via libera alla sanificazione delle oltre trecento parrocchie romane, nella speranza che il sindaco Raggi non trasformi le operazioni di igienizzazione dei luoghi di culto in altrettanti teatrini.

Avvolta in un impermeabilino blu e con le “ballerine” d'ordinanza, il sindaco non ha rinunciato a trasformare una normale operazione di restituzione ai cittadini di quanto sottratto dal Coronavirus in un'occasione di propaganda. Bene è andata sul sagrato della Chiesa di Don Bosco al Tuscolano, molto meglio al Divino Amore, dove la Raggi ha faticato a rimanere in piedi per colpa delle folate di scirocco.

Accompagnata dall'esercito personale dei pretoriani del Gabinetto del sindaco, sempre attenti e in bassa uniforme moda Roma Bagnini, si è aggirata tra i banchi del Vecchio Santuario, osservando annoiata gli operai dell'Ama che sanificano ad uso delle telecamere e dei fotografi ogni porzione del luogo di culto più caro ai romani.

 

Stanca? Anche stanchissima, perché il corteo partito dal Campidoglio e diretto sulla collina della via Ardeatina, prima di arrivare alla mèta ha dovuto affrontare un tratto di strada dove l'asfalto è un ricordo, e le quasi limousine SPQR hanno rischiato di rientrare nel castello di piazza del Campidoglio tramutate nelle auto dei Flinstones, l'unica famiglia che riesce a muoversi su auto con le ruote quadrate.

Raggi ha sobbalzato, urtato il poggiatesta durante la tappa a cronometro della Parigi-Dakar che affrontano ogni giorni i residenti, senza accusare i colpo, sempre preceduta dal sorriso d'ordinanza. D'altronde il problema delle voragini dell'Ardeatina è dell'ex Provincia di Roma che oggi si chiama Area Metropolitana. Ma a ben vedere la Raggi è anche sindaco dell'area metropolitana.

Sanificato il Divino Amore si prosegue con le altre chiese. Il commento del sindaco è una perla di saggezza: “Ringrazio tutti gli operatori impegnati in queste importanti operazioni. Si tratta di un bell'esempio di collaborazione istituzionale con cui vogliamo far sentire la nostra vicinanza ai tantissimi fedeli che torneranno a frequentare chiese e parrocchie. Grazie alla collaborazione tra istituzioni e cittadini, lavorando insieme, Roma potrà ripartire in sicurezza e tornare gradualmente alla normalità”.

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