Coronavirus Lazio, i contagi aumentano ancora: 81 nuovi casi. Trend all'1,1% - Affaritaliani.it

Roma

Coronavirus Lazio, i contagi aumentano ancora: 81 nuovi casi. Trend all'1,1%

I contagi totali da inizio emergenza salgono a 6995. Diciottesimo giorno sotto quota 100. D'Amato: “Aumento dovuto a recuperi di ritardate notifiche”

Per il secondo giorno aumenta il numero dei nuovi casi di Coronavirus nel Lazio: mercoledì 6 maggio registrati 81 positivi, diciottesimo giorno consecutivo sotto quota 100. Il trend, dopo essere crollato allo 0,5% lunedì, ora tocca l'1,1%.

 

“Mercoledì si registra nel Lazio un dato di 81 casi positivi nelle ultime 24 ore, di cui però 22 sono riferiti a recuperi di ritardate notifiche. Il trend è al 1,1%”. Lo riferisce l'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, al termine della videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Proseguono i controlli sulle RSA e le strutture socio-assistenziali private accreditate: sono ad oggi 678 le strutture per anziani ispezionate su tutto il territorio. Conclusa l’indagine epidemiologica delle unità mobili USCA-R presso la Fondazione IRCCS Santa Lucia, dove sono stati eseguiti oltre 500 tamponi.

Trend stabilmente in discesa nelle province dove complessivamente ci sono stati 10 nuovi casi positivi nelle ultime 24h e zero decessi.

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 4, mentre continuano a crescere i guariti che sono arrivati a 2.024 totali e i tamponi totali eseguiti sono stati circa 161 mila.

I dati delle Asl di Roma e provincia nel dettaglio

Nell'Asl Roma 1 (municipi I, II, III, XIII, XIV e XV) sono stati registrati 4 nuovi casi positivi e 18 persone uscite dall'isolamento domiciliare; nell'Asl Roma 2 (municipi IV, V, VI, VII, VII, IX) sono stati individuati 15 nuovi casi positivi più 5 persone uscite dall'isolamento domiciliare; l'Asl Roma 3 (municipi X, XI, XII e Fiumicino) registra 6 nuovi casi positivi e 4 persone uscite dall'isolamento domiciliare. Spostandoci in provincia, l'Asl Roma 4 (Civitavecchia, Cerveteri, Ladispoli e tutto il litorale a nord di Roma) comunica 4 nuovi casi positivi e 296 persone uscite dall'isolamento domiciliare; nell'Asl Roma 5 (Guidonia, Tivoli, Fonte Nuova, Subiaco, Monterotondo) sono stati segnalati 29 nuovi casi positivi, di cui 22 sono un recupero di notifiche arretrate, e 9 persone uscite dall'isolamento domiciliare; infine l'Asl Roma 6 (Castelli Romani e Anzio-Nettuno) segnala 13 nuovi casi positivi e 30 persone uscite dall'isolamento domiciliare.

I nuovi contagi nelle altre Asl del Lazio

Nell'Asl di Latina 2 nuovi casi positivi e179 persone uscite dall'isolamento domiciliare; nell'Asl di Frosinone 2 nuovi casi positivi e 25 persone uscite dall'isolamento domiciliare; nell'Asl di Viterbo 3 nuovi casi positivi e 7 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare; infine nell'Asl di Rieti 3 nuovi casi positivi e 4 persone uscite dall'isolamento domiciliare.

Quattro nuovi decessi registrati nella Regione

Mercoledì registrati altri quattro nuovi decessi, che portano così il numero totale dei morti nel Lazio a 538. A perdere la vita: un uomo di 67 anni con patologie pregresse all'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea; un uomo di 55 anni con gravi patologie pregresse al Policlinico Tor Vergata.

Nel Lazio al via 300mila test sierologici

Si sono concluse le procedure della gara ad evidenza pubblica e da lunedì nel Lazio partiranno gli annunciati 300mila test sierologici per effettuare l’indagine di sieroprevalenza su tutti gli operatori sanitari, compresi i medici di medicina generale, pediatri e farmacisti, per una platea di oltre 100mila soggetti e per le Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Esercito - ‘Strade Sicure’, Guardia Costiera, Polizia Penitenziaria) per un totale di oltre 60mila operatori. Inoltre, per tutte le Rsa, sia gli ospiti che i dipendenti. L’indagine partirà da lunedì per gli operatori sanitari e per le Forze dell’Ordine si partirà dalla Guardia di Finanza. A spiegarlo è l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato.

Verranno raccolti e archiviati, con il consenso informato dei soggetti, tutti i dati per valutare la circolazione dell’epidemia sul territorio. L’indagine, viene precisato dalla Regione Lazio, sarà condotta da tutte le strutture del Servizio sanitario regionale, coordinata e monitorata dallo Spallanzani con il supporto del Servizio regionale sorveglianza malattie infettive (Seresmi). L’indagine verrà svolta in prevalenza tramite prelievo venoso per la rilevazione degli anticorpi specifici di SARS-COV 2 su siero e in particolari contesti, come gli istituti penitenziari o di comunità, verrà svolta attraverso l’impiego delle apparecchiature POCT con prelievo di sangue capillare. La scelta della tipologia di indagine a cui sottoporre le diverse Forze dell’Ordine è stata effettuata da ciascun Corpo in base alle proprie esigenze organizzative. Per soddisfare le diverse esigenze logistiche l’indagine verrà avviata con gli operatori della Guardia di Finanza e successivamente si procederà con l’Arma dei Carabinieri. E’ stato messo a disposizione un modulo informativo e di consenso informato a cura dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani. In caso di rilevazione degli anticorpi di SARS-COV 2 si procederà al test molecolare previa somministrazione del tampone.

D'Amato afferma ancora che “saranno coinvolti tutti i laboratori della rete CORONET e 20 unità mobili USCA-R. La capacità di processo laboratoristico dei test sierologici è di almeno 10mila test al giorno. Contiamo di avere i primi risultati intorno alla data del 25 di maggio. E’ la più grande indagine di sieroprevalenza che si svolge in Italia, fatta attraverso il prelievo venoso e non attraverso l’utilizzo di card che hanno dimostrato una non piena affidabilità. L’indagine di sieroprevalenza non rappresenta in alcun modo una ‘patente di immunità’, ma aiuta a comprendere quant’è stata la circolazione del virus sul territorio", conclude l'assessore alla Sanità.