Roma
Coronavirus, cucina e la nostalgia dei baci: la quarantena di Roberta Pedrelli
La conduttrice radiofonica e tv racconta la sua quarantena con il compagno ed il figlio: “Sono diventata una super cuoca, ma mi mancano baci ed abbracci”
Coronavirus sì, ma anche il lavoro in radio, la possibilità di passare più tempo con il figlio e scoprirsi una maga in cucina: è così che sta passando la quarantena la romana e romanista doc Roberta Pedrelli. Ma la nostalgia di baci ed abbracci inizia a farsi sentire.
La conduttrice radiofonica, presentatrice tv e dg della As Roma Calcio a 8 racconta ad affaritaliani.it come sta trascorrendo queste settimane di isolamento forzato tra le quattro mura di casa.
Roberta, come sta passando queste settimane di quarantena?
“Io sono tra quelle poche persone che hanno avuto la fortuna di poter uscire per lavorare. La trasmissione che conduco a Radio Suono Sport 101.5 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 10 del mattino, in cui do il buongiorno alla città infatti sta continuando ad andare in onda e quindi la mattina esco per andare in radio. La nostra è una radio che tratta principalmente di Sport e di Roma ma in questo periodo stiamo per necessità parlando anche di questa terribile pandemia. Finita la trasmissione, se non ho appuntamenti in banca o devo fare la spesa, torno subito a casa e da lì proseguo a lavorare”.
Lei è una donna piena di attività. Dalla radio alla tv fino alla As Roma Calcio a 8. Cosa si è fermato e cosa invece sta andando avanti da casa?
“Come le ho già detto, la radio sta andando avanti più o meno normalmente. Lì sono da sola, ora tutti gli interventi ed interviste avvengono via skype e non nego che mi manca la compagnia dell'ospite. Per quanto riguarda la tv, è stata interrotta la trasmissione 'Alta Classifica' su Gold Tv che presentavo con Dario Marcolin e Francesco Scarcelli. Qui il dispiacere è stato doppio perché la trasmissione era appena partita e ci siamo dovuti fermare dopo solo tre puntate. Infine con l'As Roma Calcio a 8 anche è tutto fermo. Ovviamente il campionato è stato sospeso e quindi per portare avanti il nome della società ci stiamo dedicando alla beneficenza. Qui ho potuto constatare un totale ridimensionamento del mondo del calcio, in qualsiasi categoria. Ci siamo tutti resi conto che anche quei calciatori che venivano visti come dei supereroi, sono degli umani con tutti”.
Quale è il lato che preferisce di questa quarantena? Ha scoperto nuove passioni?
“Ora si cerca di riempire il tempo libero. Fin dall'inizio della quarantena ho iniziato a dilettarmi in cucina e ho ora sono diventata una super cuoca. Sapeva di essere brava ma non pensavo di arrivare a certi lvelli. Poi questo Coronavirus ci ha permesso, avendo un po' più di tempo a disposizione, di vivere tutto con più calma. Prima dicevamo che non avevamo tempo, che una cosa la si poteva fare dopo, mentre ora c'è tempo per fare tutto in linea di massima. Ovviamente ho più tempo per stare con mio figlio, stando insieme possiamo far passare il tempo più velocemente quando ci si annoia. Infine ho scoperto il divano di casa e serie tv, cosa che per me prima era impensabile fare causa mancanza di tempo”.
E quello invece peggiore? Cosa le manca di più della vecchia normalità?
“Mi mancano tante cose, su tutte gli amici e la famiglia. Uno sono sempre stata una 'casinara', una persona che ama stare in mezzo alla gente, ama l'aggregazione di persone, vedere persone per lavoro o passare il tempo, in pratica tutto ciò che ora non si può fare. Poi mi mancano gli abbracci, i baci e l'affetto. Sono fortunata perché in casa ho il mio compagno e mio figlio con cui posso scambiarmi tutto l'amore che voglio ma a due passi da casa mia abitano i miei genitori e il pensiero che se li incontro qui fuori non li posso abbracciare mi far star male. Infine, da donna, non posso negare che anche lo shopping mi manca. Farlo online non è la stessa cosa”.
Da appassionata di calcio e sfegatata tifosa giallorossa, quanto le manca il calcio giocato?
“Tantissimo. Il calcio è la mia più grande passione, oltre che essere il mio mestiere. Pensare che ancora a lungo non si potrà assistere alle partite fa male ma è necessario. Il calcio manca e mancherà ancora tanto”.
Nell'ottobre scorso è entrata ufficialmente in Fratelli d'Italia. Quanto conta la politica nella sua vita?
“La politica è qualcosa di abbastanza complesso, poiché noi italiani siamo nel complesso abbastanza sfiduciati. Al vertice ci sono al momento persone che non sono state elette. Ci sono poi troppi partiti, troppe correnti e, di conseguenza, è inevitabile che una grossa fetta della popolazione risulti scontenta. Io sono sempre stata una persona che se doveva scegliere tra destra e sinistra sceglieva la destra, quindi quando Michel Maritato mi ha proposto di entrare in Fratelli d'Italia ho accettato volentieri. Sulla situazione attuale, posso dire senza problemi che chiunque fosse stato al vertice si sarebbe trovato in difficoltà a gestire una pandemia così improvvisa”.
In futuro, pensa che la politica potrà diventare la sua priorità?
“Non ho mai pensato di mettere la politica al primo posto, ma visto che al vertice ci sono persone che prendono dei strafalcioni un pensierino ce l'ho fatto. Un mio limite però è che non mi piace improvvisare, quindi prima di buttarmi in politica dovrei studiare moltissimo e mettermi alla pari degli altri. Non ci si può improvvisare in un ruolo così importante e determinante per il futuro degli italiani”.