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Roma
Covid fobia, riaprono le discoteche ma i trentenni restano a casa

di Francesca Barbato

L'11 febbraio, salvo smentite dell'ultima ora, riapriranno le discoteche. Gianluca D'Ettorre, organizzatore di una nota discoteca romana: "In due anni di pandemia le abitudini sono cambiate, mancano all'appello i clienti over 30, ma mi auguro di rivedere le piste piene".

Venerdì 11 febbraio termina l'ultima proroga decisa dal governo per la chiusura dei locali da ballo che riprenderanno le attività con capienza al 50%, mascherina (non dove si balla) e super green pass. A riaprire le sue porte anche il locale Room 26, celebre discoteca situata in zona Eur.

D'Ettorre, organizzatore discoteca Eur: "A Natale ci hanno fatto chiudere all'ultimo"

A proposito di chiusure e di decreti, Gianluca D'Ettorre, organizzatore del locale, ha dichiarato: "Non ci sono state conferme ma neanche smentite, quindi sembrerebbe confermata l'apertura dell'11 febbraio. Il 23 dicembre siamo stati avvisati all'ultimo momento che non potevamo più organizzare le serate a Natale e Capodanno e questo non ci è piaciuto. I dati pandemici hanno dato ragione allo stop, ma potevamo essere avvisati prima".

D'Ettorre: "Crediti di imposta al turismo sì, alle discoteche no. Perchè?"

Sulla crisi economica che sta attraversando il settore: "Non capiamo l'ultimo decreto Sostegni ter dove sono stati dati 20 milioni su 3mila attività chiuse. E' stata data una media di 8000 euro ad attività che è una miseria. Sono stati dati crediti d'imposta al turismo, ma ancora no alle discoteche. Siamo chiusi per decreto dal 24 dicembre e l'affitto continua a essere pagato. I proprietari sono in difficoltà perchè gli affitti delle discoteche sono molto alti. Il Governo deve venirci incontro".

I trentenni non vanno più in discoteca

Gianluca D'Ettorre ha raccontato che in due anni di pandemia è cambiata anche la clientela: "Quando c'è stata la prima riapertura abbiamo avuto una risposta molto alta e anche inaspettata, ma è cambiata la clientela. L'età media è scesa drasticamente, il cliente dai 30 anni in su è ancora spaventato. In questi giorni stanno chiamando e si stanno prenotando ragazzi molto giovani, mentre quelli più grandi hanno e hanno avuto paura. Mi auguro che ci sia il pienone, ma le abitudini sono cambiate: si esce sempre meno, siamo ormai abituati al divano e a Netflix dopo due anni di pandemia".

D'Ettore: "Noi più penalizzati rispetto ad altri locali"

D'Ettorre si è poi detto dispiaciuto del diverso trattamento riservato ai ristoranti che hanno organizzato serate musicali mentre le discoteche erano costrette alla chiusura: "Sono molto dispiaciuto del fatto che siamo stati chiusi e attività come ristoranti, pub o altre attività abusive hanno operato senza il minimo controllo tranquillamente. Sarebbe stato molto semplice individuare chi organizzava serate con la musica. Noi rispettiamo ogni tipo di controllo, mentre altre attività in maniera abusiva hanno operato e siamo tutti abbastanza arrabbiati per questa diversità di trattamento. Non è giusto che un ristorante faccia ballare al suo interno. Noi per prendere la licenza da ballo e mettere a norma un locale spendiamo tanti soldi: a questo punto conviene comprare un ristorante e non farci notare mettendo la musica? Ci sono state tantissime finte cene spettacolo che si trasformavano in discoteca, addirittura con ingresso alle 22. Come si fa non vedere? Tutta la scorsa estate ci sono state cene a ristorante che in realtà erano serate. Oltre ai ristoranti, anche gli stabilimenti balneari diventano discoteche, ma ognuno deve fare la sua attività".

Dj internazionali per la riapertura

E a proposito di attività, D'Ettorre ha anticipato i prossimi eventi che ci saranno al suo locale, il Room 26: "Stiamo preparando serate con artisti internazionali e ci sarà un palinsesto molto ricco. Riapriamo con Stella Bossi, che è una dj tedesca molto famosa sui social e nei club e poi cercheremo di prendere dj anni 90 per il venerdì".

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