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Roma
Covid19: in Vaticano dopo il contagiato, accesso limitato a farmacia e Annona

Coronavirus: “In Vaticano non ci sono altri casi oltre quello accertato venerdì scorso ma non era né un residente né un dipendente”. La conferma dal professor Andrea Arcangeli, vice direttore della Direzione di Sanità ed Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano che aggiunge: “Il contagiato era una persona che era transitata nella nostra direzione di sanità ed igiene per essere sottoposta ad esami medici in vista di una assunzione” , spiega a Vatican News.

Già da molti giorni” gli ingressi nella farmacia vaticana “sono contingentati e limitati al fine di evitare che troppe persone possano stazionare all'interno dei locali della farmacia. E' stato messo in atto un controllo che consente di fare in modo che le persone all'interno della farmacia non superino un determinato numero”. Misure analoghe riguarderanno il supermercato, meglio conosciuto come la Annona.

Il professor Arcangeli racconta la giornata di paura dopo la notizia: “Il giorno successivo quando sono comparsi sintomi si è recato direttamente al Policlinico Gemelli dove ha riferito la circostanza di essere stato il giorno prima in Vaticano. Noi siamo stati informati dal Policlinico Gemelli”.”A seguito di queste notizia - prosegue Arcangeli - abbiamo indetto una riunione di emergenza notturna e abbiamo deciso di sospendere l'attività sanitaria per sanificare gli ambienti con l'eccezione naturalmente dei servizi di guardia medica e pronto soccorso”.

«Stiamo seguendo la situazione con la massima attenzione sin da quando si è manifestato il primo focolaio in Lombardia - dice il vice capo dei servizi sanitari vaticano -. Abbiamo messo a punto dei protocolli operativi rivolti ai nostri medici e infermieri e abbiamo redatto delle linee guida comportamentali dirette ai residenti e ai dipendenti di tutto lo Stato della Città del Vaticano facendo riferimento ai protocolli messi a punto dalle autorità sanitarie dello Stato italiano, aggiornandoli via via che la situazione evolveva”.

Sull'Angelus e le prossime catechesi del Papa solo in video, “anche in questo caso - osserva - si è agito in piena sintonia con le autorità italiane. L'obiettivo è evitare affollamenti e contatti ravvicinati che potrebbero verificarsi inevitabilmente ai controlli di sicurezza che vengono attuati dalle forze dell'ordine. Il messaggio del Santo Padre giungerà ugualmente utilizzando i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione”.

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