Roma
La crisi Auchan arriva a Parco Leonardo. Su 200 lavoratori 26 sono in esubero
La crisi del colosso francese Auchan arriva anche a Parco Leonardo. Nel punto vendita del comune di Fiumicino in 26 su 200 rischiano il posto di lavoro. Un ulteriore duro colpo per i dipendenti che, come gli altri, in base alle direttive aziendali sul taglio del costo del lavoro, dal primo luglio, si troveranno senza contratto integrativo. Questo comporterà una riduzione della retribuzione della malattia, non più rimunerata al 100% ma al 75%, un taglio dell'integrazione infortunio, la cancellazione di tutti i premi variabili e la rinuncia a varie altre agevolazioni. Il punto vendita, a dicembre, per esigenze di bilancio legate a un calo degli utili, si era già visto costretto a ridurre di 3mila metri quadri la superficie di spazio espositivo.
L’azienda ha aperto le trattative con i sindacati che, come stabilito dalla legge, potranno essere protratte per un periodo massimo di 45 giorni, per tentare di giungere ad una soluzione alternativa ai licenziamenti. Conclusasi questa prima fase, qualora non sia stato raggiunto nessun accordo verrà aperta una nuova fase negoziale tra le parti della durata massima di 30 giorni.
Dunque i dipendenti Auchan, hanno 75 giorni di tempo a disposizione per sperare in quello che ormai sembra un miracolo. Purtroppo, per il momento, si è in una situazione di stallo. Anche l’ultimo incontro, avvenuto il 12 maggio scorso, tra i rappresentanti di Auchan e le Segreterie Nazionali di Filcams, Fisascat e UILTuCS, si è concluso con un nulla di fatto. L’azienda ha bocciato la proposta delle organizzazioni sindacali di ricorrere ai contratti di solidarietà, adducendo che, essendo questa una misura intrinsecamente transitoria, non è idonea a fronteggiare una situazione di esubero strutturale e a realizzare una riduzione dei costi gestionali. Le parti si sono dunque rimandate al prossimo incontro programmato, a Roma, per il 22 maggio.