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Roma
Dal primo luglio i Comunali tornano tutti al lavoro: fine dello smart working

Dal primo luglio gli impiegati del comune di Roma tornano tutti al lavoro in sede. È la fine dello smart working.

“Apprendo con stupore che il Campidoglio a trazione dem, a seguito di un tavolo tecnico con le maggiori sigle sindacali, ha stabilito la fine dello smart working per i dipendenti capitolini a partire dal 1 luglio”. A darne notizia è il capogruppo della Lista Civica Raggi, Antonio De Santis.

Lavoro agile in Campidoglio, la decisione di Gualtieri

Tutti in ufficio quindi. “Da ente innovatore e capofila delle PA italiane in tema di lavoro agile sotto l'Amministrazione Raggi, Roma Capitale diventa con Gualtieri il primo ente pubblico d'Italia a interrompere totalmente l'esperienza dello smart working e, dunque, a compiere significativi passi indietro sotto il profilo dell'organizzazione”, sottolinea De Santis che si interroga sulle motivazione: “Viene da chiedersi quale sia il reale motivo alla base di questo strano e improvviso dietrofront di Gualtieri sul tema del lavoro agile rispetto a quanto dichiarato in campagna elettorale, durante la quale aveva promesso di mantenere una quota di smart working pari al 30% in caso di elezione a Sindaco”.

Antonio De Santis: "Gualtieri ha avallato lo smart working in Città Metropolitana, ma non in Comune"

Una scelta che però varrà solo in Campidoglio, non in Provincia. “Ancor più surreale – prosegue il consigliere - il fatto che lo stesso Gualtieri abbia avallato, in Città Metropolitana, il prosieguo del lavoro agile, contrariamente a quanto sta disponendo per Roma Capitale”. Per De Santis sono “due decisioni opposte che denotano un'indubbia assenza di visione sul tema. Gualtieri  rischia di vanificare l'importante lavoro e gli investimenti effettuati dalla Giunta Raggi per proiettare l'Amministrazione capitolina in un futuro fatto di modernità e innovazione. È fuori di dubbio che l’introduzione dello smart working nella pubblica amministrazione necessiti di adeguamenti e debba essere perfezionato anche in relazione al ciclo della performance, ma rinunciarvi del tutto significa disallinearsi a processi di innovazione già radicati nei paesi più sviluppati ".

Buoni pasto, i lavoratori riottengono i ticket

Intanto i 24mila lavoratori comunali che erano restati a bocca asciutta per i buoni pasti, sono tornati a riaverli, dopo il Consiglio di Stato aveva emesso la sua sentenza definitiva con la quale tornava la vecchia società appaltatrice.

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