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Roma
“Di Maio devi morire”: rintracciati gli account Telegram, due le perquisizioni

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito alcune perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti indiziati di essere gli autori delle minacce di morte e delle ingiurie indirizzate al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.

Pubblicate sul social network Telegram a partire dallo scorso mese di marzo, quando il Ministro si era espresso a favore delle politiche di sostegno al popolo ucraino immediate le indagini. Nello specifico, i Carabinieri della Sezione Indagini Telematiche del Nucleo Investigativo di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, sono risaliti ad alcuni degli account da cui sono state proferite le minacce e le ingiurie, riconducibili a un 46enne della provincia di Milano e a un 48enne della provincia di Siracusa, non appartenenti ad alcuna frangia estremista.

Durante le perquisizioni sono stati sequestrati i telefoni cellulari verosimilmente utilizzati per inviare i messaggi minatori al Ministro. Sono tutt’ora in corso accertamenti tesi a identificare gli autori delle ulteriori minacce di morte pubblicate sui social network.

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