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Roma
“Disastro M5S in VIII”: 9 mesi con servizi chiusi e clientele. Crac Garbatella

di Andrea Catarci *


Dopo nove mesi di (s)governo, divorato da liti interne e rancori e incalzato da un'opposizione seria e puntuale, è esploso il M5s del Municipio Roma VIII e si è dimesso il Presidente Paolo Pace.

 


Sono stati 9 mesi di disastri sul territorio, con servizi fondamentali chiusi, associazioni e comitati minacciati nei loro spazi e nelle loro attività, manutenzione urbana ridotta, urbanistica ignorata, piccoli tentativi di clientela a cui si è rinunciato solo perché scoperti - come avvenuto prima con l’affidamento per la preparazione dei bandi a Confservizi, società di cui è Direttore il Vice Presidente del Municipio, poi con l’assegnazione all’Associazione Risorgi Roma degli spazi dell’ex anagrafe, circa 1.000 metri quadri.
Nel dettaglio vanno ricordate le numerose ‘prodezze’:

1. Chiuso il Centro Halzheimer Tre Fontane, senza alternative

2. Chiuse le due ludoteche municipali a Tormarancia e Ostiense, senza alternative

3. Chiuso il servizio Spazio Baby a Tormarancia, senza alternative

4. Chiuso lo spazio sociale Alexis e la libreria Piuma di Mare a Ostiense, senza alternative

5. Chiuso il Servizio comunale Sos Donna a Grottaperfetta

6. Chiuso l'asilo La Filastrocca a San Paolo, il più grande del Municipio, senza alternative

7. Sfrattato l'Archivio Ingrao dalla sede municipale, senza alternative

8. Minacce al Polo territoriale di Protezione Civile, al Coworking Millepiani, a Casetta Rossa, alla Scuola di Teatro municipale Pasquale De Angelis

9. Rinuncia all’iniziativa municipale sulle questioni urbanistiche - I60 Grottaperfetta, Piazza Navigatori, Appia Antica ed ex Mercati Generali in primis

10. Assoluto disinteresse per sfratti, emergenza abitativa, povertà e solitudine in aumento

11. Assoluto disinteresse per l’ospedale Cto e la sanità territoriale

12. Disinteresse per il Registro dei Testamenti biologici e per quello delle Unioni Civili

13. Disinteresse per Orti Urbani, Cultura e Sport Popolare, Street Art, Memoria storica

14. Peggioramento di strade, Istituti scolastici e manutenzione urbana in genere

Liti infinite
Nel susseguirsi dello stillicidio sopra ricordato, Consiglieri, Assessori e Presidente della maggioranza grillina si voltavano dall’altra parte, brillando unicamente per le furiose litigate che li hanno visti contrapposti l’un l’altro, nelle sedi istituzionali come sui mezzi d’informazione e sui social network. Sono sembrati dei bambini frastornati di fronte a situazioni troppo più grandi di loro, inadeguati sul piano delle competenze, incapaci di appassionarsi alle vicende territoriali, pronti a gettare la croce sul vicino di banco per salvare la propria immagine ed il proprio integralismo purista.

Dall’opposizione li abbiamo invitati decine di volte a concentrare i loro sforzi sui problemi dei nostri quartieri e sulla cura della nostra comunità, ma senza esito. Pur non avendo in mano gli strumenti del governo, lo abbiamo dovuto fare noi, ricucendo pazientemente quei rapporti tra le innumerevoli realtà di base, l’associazionismo, i comitati, i gruppi di volontariato e di protezione civile che il M5s ha provato ripetutamente a recidere. Per questo siamo già pronti a prefigurare un’alternativa, progressista, sociale, culturale e con pezzi di politica competente e consapevole delle tante difficoltà da affrontare in quartieri complicati come i nostri, a differenza degli attuali ‘demiurghi’ tutto chiacchiere e distintivo.

Il crollo sui Mercati Generali
Quando poi come Sinistra abbiamo presentato degli atti su due delle principali questioni urbanistiche che interessano il Municipio - l’edificazione I60 Grottaperfetta e la riqualificazione degli ex Mercati Generali di via Ostiense -, il M5s locale non ha retto l’urto della discussione e del confronto democratico. Nel primo caso sono stati cacciati due Assessori municipali, quello all’Urbanistica e quella alla Cultura, nel secondo si è arrivati alle dimissioni del Presidente Pace. Ciò è accaduto mentre la Sindaca Raggi e la Giunta comunale M5s imponevano alla città tutta un nuovo Medioevo, fatto di penose vicende giudiziarie, oscurantismo culturale, azzeramento di esperienze di solidarietà e partecipazione diretta, risse di condominio, svilimento di Istituzioni cittadine surrogate dal Capo Comico e dalla srl dell’imprenditore del Nord.

Adesso il Presidente Pace ha 20 giorni per ritirare o confermare le dimissioni, ma c’è da augurarsi che tale periodo più che a lui porti consiglio alla Raggi: perché quello del Municipio Roma VIII è un primo eclatante fallimento del M5s romano che può causare una reazione a catena negli altri territori e finanche in Campidoglio. La Sindaca prenda atto di non essere in grado di garantire una guida a Roma e scelga di seguire lei l'esempio di Pace, dimettendosi a sua volta e ponendo fine all'agonia di una esperienza politico-amministrativa che sta lasciando ai Romani solamente macerie fumanti.
Non si preoccupi più di tanto delle conseguenze del gesto. La nostra è una città che nella sua storia millenaria ne ha passate di tutti i colori e troverà di certo la forza per rinascere per l’ennesima volta anche sulle ceneri di 9 mesi di malefatte del M5s.


* Andrea Catarci, Consigliere di Sinistra del Municipio Roma VIII aderente a Campo Progressista

 

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