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Roma
Divo Nerone tra le macerie: dopo il flop restano solo monnezza e gabbiani

Dopo lo smantellamento del mega-palco del “Divo Nerone” al Palatino restano solo sacchi neri, immondizia e il suono dei gabbiani, che volano a cerchio sopra i rifiuti.

 

L'opera rock autorizzata dall'ex soprintendenza romana è stata un flop e questo già si sapeva dalla scorsa estate, ma anche i lavori per rimuovere le impalcature sceniche creano polemiche.
La prima dello spettacolo è andata in scena lo scorso 7 giugno, seguita da appena una dozzina di repliche. Lo show è stato interrotto perché i soldi pubblici con i quali sarebbero dovuti essere pagati artisti e maestranze non si sono visti. Chi ha contribuito allo spettacolo si è visto retribuire appena due mensilità e ha dato forfait.
Attori, figuranti, acrobati e ballerini si sono rivolti a un avvocato per ottenere quanto spettava loro di diritto, e l'opera flop è uscita dal cartellone delle serate romane.
Fp Cgil Roma e Lazio è stata a Vigna Barberini per documentare il degrado della zona dopo le operazioni di smantellamento. “Il palco autorizzato dalla ex Soprintendenza Speciale Colosseo e area archeologica centrale, dopo il fallimento della società che lo ha costruito, è stato rimosso solo per l'interessamento e a spese del neonato Parco Colosseo, che ha pagato lo smontaggio dell’imponente struttura. Struttura che non avrebbe dovuto arrecare alcun fastidio all'area archeologica su cui insisteva e che invece lascia danni, muri sgretolati, la terrazza verde ridotta a un pantano fangoso e mucchi di spazzatura non rimossa. Sull’area che custodisce gli scavi interrati del Tempio del Sole hanno transitato tir e gru e sostato per 7 mesi tonnellate di impalcature”, scrive la Cgil.

 

 


Uno spettacolo che avrebbe dovuto essere un successone e che invece lascia in rosso le casse pubbliche, oltre a provocare danni per la cittadinanza, che vede una delle aree più belle di Roma abbandonata e piena di sacchi neri dell'immondizia.
Come denuncia Fp Cgil, la polizza assicurativa che avrebbe dovuto coprire gli eventuali danni arrecati all'area è scaduta il 31 dicembre, in contemporanea alla polizza fideiussoria per i costi del lavoro dei dipendenti Mibact che hanno prestato servizio durante l'evento e non sono stati pagati.
“Non ci risulta, e ci farebbe piacere essere smentiti, che siano stati versati dalla Nero Divine Ventures alla ex Soprintendenza Speciale i 250 mila euro dovuti per l'affitto dell'area, da versare 5 giorni prima dell'inizio del montaggio”, scrive ancora Cgil.

 

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