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Roma
Droga e attentati ai carabinieri: arrestato il padre di Desirée Mariottini

Spaccio di droga e attentati ai carabinieri: operazione dei militari di Cisterna di Latina e Aprilia che hanno eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare a carico dei componenti di un gruppo criminale. In manette anche il padre di Desirée Mariottini, la giovane uccisa a San Lorenzo nell'ottobre 2018.

 

L'operazione è scattata alle prime ore dell’alba. Due degli arrestati sono risultati i responsabili dell’atto intimidatorio perpetrato il 19 maggio 2018, quando esplosero colpi di arma da fuoco contro l’automobile di un maresciallo della stazione dei carabinieri, responsabile di contrastare la loro attività di spaccio con eccessiva determinazione. Secondo quanto si apprende, i due ipotizzavano altri attentati, anche più gravi, contro i militari dell’Arma e i loro familiari.

Gianluca Zuncheddu, il papà di Desirée Mariottini, sarebbe l’organizzatore dello spaccio di droga nel territorio di Cisterna. Da febbraio ad agosto del 2018, due mesi prima che la figlia Desirée venisse trovata morta all’interno di uno stabile abbandonato nel quartiere romano di San Lorenzo, avrebbe gestito personalmente la consegna a domicilio della droga, cocaina soprattutto ma anche hashish e marijuana, ai soli clienti fidati dei quali prendeva le "ordinazioni" per telefono. Era lui, infatti, a gestire il 'lavoro' di due pusher che materialmente portavano la droga ai clienti venendo poi stipendiati.

Smantellate dalla Polizia di Stato 2 serre di marijuana a San Basilio e a Primavalle

I controlli sullo spaccio ai tempi del Coronavirus continuano anche a Roma. Gli investigatori del commissariato San Basilio, diretto da Agnese Cedrone, impegnati nei servizi di contrasto e repressione del fenomeno legato allo spaccio di stupefacenti, mercoledì pomeriggio hanno denunciato un 22enne, con precedenti di polizia, già sottoposto agli arresti domiciliari per la violazione della legge sugli stupefacenti.

Sospettando che il ragazzo, proprio per i suoi trascorsi giudiziari - per ultimo l’arresto dell’ottobre scorso – potesse detenere nella sua abitazione o nelle pertinenze, una coltivazione illegale di marijuana, gli agenti hanno deciso di intervenire con l’ausilio della squadra cinofila. Circondato l’edificio, i poliziotti, al momento dell’ingresso, hanno notato che il 22enne, gettava dalla finestra della cucina alcune chiavi, poi recuperate.

Entrati nell’appartamento, durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto diverso materiale tra cui alcuni alimentatori, un aspiratore da condotto, un porta lampade con riflettore, 11 lampade ad alta efficienza fotosintetica, un umidificatore e 5.765 euro in banconote di vario taglio. I successivi accertamenti, sulle chiavi rinvenute, hanno condotto alla porta di accesso dei locali cantina dove, grazie a “Faro”, cane poliziotto, è stata rinvenuta una “mini serra” per la coltivazione della marijuana con 47 piante in inflorescenza per un peso di 1,419 kg. nonché alimentatori, aeratori, lampade ad alta efficienza, alcuni ventilatori, un temporizzatore e due termostati. Al termine degli accertamenti, il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Anche in zona Primavalle, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di zona, diretto da Tiziana Lorenzo, impegnati per il controllo del rispetto delle disposizioni volte al contenimento del Covid – 19, hanno deciso di procedere al rintraccio di un giovane italiano residente negli isolati denominati “Quartaccio”. Il 22 enne infatti, era stato notato nei giorni precedenti mentre, dopo essersi incontrato con altri ragazzi, aveva scambiato qualcosa con loro e poi aveva fatto perdere le proprie tracce. E così, dopo alcuni appostamenti, martedì scorso, è stato rintracciato. Fermato, è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish. Perquisita la sua abitazione, gli agenti hanno rinvenuto un “grow box” contenente 2 piante di marijuana definite “amnesia lemon” con un elevato principio attivo, oltre a diverse piante di marijuana, presenti nella stanza, ad essiccare. Oltre allo stupefacente, sono state sequestrate lampade UV ed un impianto di areazione. Al termine degli accertamenti il ragazzo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Blitz dei carabinieri tra Torrevecchia e Pineta Sacchetti: 3 arresti

Nelle ultime 48 ore, anche i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro hanno eseguito diversi blitz antidroga che hanno portato all’arresto di tre persone e alla denuncia a piede libero di altre tre.

In via di Torrevecchia, i Carabinieri hanno sorpreso madre e figlio, entrambi cittadini romani con precedenti, rispettivamente d 41 e 17 anni, mentre cedevano 82 g di hashish ad un 16enne romano dietro il corrispettivo di 470 euro. Arrestati i pusher, i Carabinieri hanno anche denunciato l’acquirente, per possesso di sostanze stupefacenti. La 41enne è stata sottoposta agli arresti domiciliari mentre suo figlio è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza Minori in via Virginia Agnelli. Poco distante, in via Commendone, gli stessi Carabinieri hanno denunciato altri due giovanissimi romani, di 15 e 16 anni, che fermati per un normale controllo, sono stati trovati in possesso di 100 g di hashish.

Transitando, invece, in via della Pineta Sacchetti, i Carabinieri hanno notato due giovani in strada che, alla loro vista, hanno tentato di nascondersi dietro le auto in sosta al fine di eludere un eventuale controllo. Fermati per una verifica, i due, cittadini romani di 20 e 17 anni, sono stati trovati in possesso 100 g di hashish, divisi in diversi involucri. I Carabinieri li hanno ammanettati e hanno successivamente perquisito le loro abitazioni, nello stesso quartiere, rinvenendo a casa del 17enne, nascosti in un cassetto della sua cameretta, altre dosi della stessa droga e un bilancino di precisione. Il maggiorenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre il minorenne portato presso il Centro di Prima Accoglienza Minori di via Virginia Agnelli.

Tutti gli arrestati e i denunciati sono stati anche sanzionati per violazioni delle normative per il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19.

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