Roma
Due anni fa la scomparsa di Paolo Farneti. Diede vita alle edizioni Locali
di Sergio Moschetti
Ricordare Paolo Farneti è ricordare un uomo di profonda umanità, un giornalista appassionato, un professionista di rara sensibilità, ricco di grande coraggio ed onestà; una persona che non si può dimenticare ma che rimane impressa nella memoria di chi l’ha conosciuto e l’ha apprezzato per il suo impegno, la sua dedizione, la sua passione, il suo entusiasmo, la sua ironia brillante con le quali, senza mai risparmiarsi, si calava in ogni impresa ed in essa si misurava sia che fosse nel settore dell’informazione, al quale ha dedicato gran parte della propria vita con una passione che mai è venuta meno, sia nell’ambito della Protezione Civile, sia negli impegni sindacali che venne chiamato a ricoprire.
Sono trascorsi già due anni da quella sera del 19 marzo quando il suo cuore cessò di battere a soli 73 anni appena compiuti, ma il suo ricordo resta sempre vivo così come il suo sorriso accattivante, un pò ironico, ma dallo sguardo sempre luminoso e cordiale che esprimeva la grande gioia nel ritrovarsi.
E non lo si può dimenticare il Suo impegno appassionato che lo vide, vice Direttore prima e Direttore poi, tra i protagonisti più importanti e convinti di quella che è stata una delle esperienze editoriali più interessanti, pur se sfortunate, degli anni ottanta che diede vita, con le Edizioni Locali, ad un modello di diffusione dell’informazione del tutto originale che prevedeva la pubblicazione di testate locali in ciascuna delle 110 province italiane con una redazione nazionale a Roma ed uffici distaccati nelle varie sedi; un progetto vanificato dalla mancanza di risorse fermandosi a sole 17 Gazzette delle quali molte ancora sopravvivono come realtà autonome-.
Paolo Farneti ha vissuto tutta la sua vita nella galassia dell’informazione e per l’informazione; gli anni 70 lo vedono come primo incarico all’Avvenire a Milano, poi a Roma come giornalista parlamentare. Negli anni '80 condirettore del Corriere dell'Umbria, e dal 1986 è direttore di tutte le Gazzette diffuse in tutta Italia dal Gruppo Longarini,; dal 1993 sino al 2000 è stato portavoce del Dipartimento della Protezione civile, guidando la "Missione Arcobaleno" per aiutare i profughi albanesi in fuga dal Kosovo, ,quindi Direttore della Gazzetta politica e poi della Nuova Gazzetta Arezzo/Firenze. Per otto anni, fino al 2016, è stato Segretario generale del Siai, il sindacato degli inquilini dell'Inpgi, dimostrando anche in questo delicato incarico una grande esperienza e sensibilità .
Una vita, quella di Paolo Farneti, vissuta soprattutto con la passione per il giornalismo, passione più che condivisa con Rossella Santilli colei che fu sua collega, sua compagna inseparabile di vita e sua sposa e che ora prosegue, in qualità di inviato del TGR Lazio, a raccontare i vari aspetti della città di Roma e dintorni; vedere lei che si muove sul territorio cittadino ad intervistare il pubblico raccontando le storie di ogni giorno è un po’ come rivedere anche Paolo con il quale Ella ha vissuto in una splendida ed indimenticabile simbiosi.