Elezioni 2018. M5S chiude la campagna. Raggi: “La matita è la nostra arma” - Affaritaliani.it

Roma

Elezioni 2018. M5S chiude la campagna. Raggi: “La matita è la nostra arma”

Raggi dal palco di Piazza del Popolo chiude la campagna elettorale: "Dobbiamo mandarli a casa"

A due giorni dal voto del 4 marzo, il M5S chiude la campagna elettorale in Piazza del Popolo. Sul palco Grillo, Raggi e Di Maio: “La matita è la nostra arma per cambiare il Paese e mandarli a casa”.

 

Grillo si presenta ai sostenitori camminando a braccetto col sindaco di Roma, ma abbandona subito la scena: “Vi lascio in buona compagnia, godetevela”, dice, lasciandola sola sul proscenio.
Raggi prende il microfono e in mezz'ora di discorso incanta la folla radunata sotto il palco di Piazza del Popolo e che la incita urlandole “grazie di esistere”.

“Noi questo cammino lo stiamo continuando e lo vogliamo completare e voi sapete come: andando al governo del Paese con Luigi di Maio. É un cammino importante che arriva in un momento storico importante. Abbiamo una possibilità che ci permetterà di riscrivere la storia. Noi dobbiamo completamente rivoltare il sistema dei partiti. Lo dobbiamo fare perché lo possiamo fare: è un sistema vecchio, marcio, con gli inciuci all'ordine del giorno. Hanno scritto una legge truffa per tenere fuori il M5S: sono vergognosi. E noi abbiamo la dignità di fermare questo sistema e abbiamo il coraggio di farlo. Loro continuano a dire che siamo populisti e incapaci, ma da quando abbiamo iniziato a governare nelle città, abbiamo iniziato a fare la rivoluzione gentile e realizzare gli impegni che ci siamo presi in campagna elettorale”, ha dichiarato davanti a una platea in fermento.

Avete visto il video di Salvini, Meloni e Fitto? Hanno paura e cercano i tutti i modi di sabotarci. Lombardi sta facendo la scalata al sistema della Regione Lazio. Sta facendo un'impresa anche lei. Noi siamo dalla parte dei cittadini: ve lo immaginate avere tutte le istituzioni che si propongono lo stesso obiettivo? Gli altri stanno tutti insieme fino al voto per poi ri-disgregarsi dopo. Beppe lo diceva tanti anni fa: sono la stessa cosa. Il sistema è composto da due anime: abbiamo i partiti che si mescolano tra loro e stanno attaccati alla poltrona, dimenticandosi di noi cittadini il giorno dopo delle elezioni; poi ce n'è un altro fatto di gente onesta, definita dagli altri incapace: sì, siamo incapaci di rubare e fare inciuci”.

Raggi viene interrotta dalla folla che ai suoi piedi grida in coro: “Onestà, onestà, onestà...”.

“È un momento storico che abbiamo aspettato per anni. Per anni abbiamo detto che volevamo governare il Paese, ora ci siamo. Luigi ha presentato una squadra pazzesca, piena di gente competente. Non sono persone schierate politicamente, sono patrimonio del Paese. Noi abbiamo un'arma che è una matita: con una matita possiamo cambiare il mondo. Possiamo mettere fine a decenni di cattiva politica. Con una matita e una croce noi possiamo mandarli a casa. Possiamo provare a realizzare quello che abbiamo sempre detto, ma dobbiamo impegnarci in prima persona. Questa volta come non mai dobbiamo chiamare al voto tutti gli indecisi e tutti quelli che pensano che votare non serva a niente. Dovete pretendere il cambiamento e smettere di sperare soltanto. Il 4 marzo noi possiamo riscrivere la storia. L'avete fatto già a Roma, a Torino, a Livorno e in altre città: è tempo di farlo alla Regione Lazio e al governo con Di Maio presidente”, ha concluso Raggi.