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Roma
Elezioni amministrative Lazio: M5S e Pd di nuovo insieme, cdx nella nebbia
Urna elezioni comunali

Molti comuni laziali sono chiamati a eleggere il nuovo sindaco a primavera. La data non è stata ancora fissata- causa Covid- ma i partiti devono velocizzare la loro campagna elettorale per non perdere l'occasione di poter guidare città con oltre 30mila abitanti e non solo.

Le lezioni amministrative che si terranno fra fine maggio e inizio giugno in oltre 53 comuni laziali (fra i quali spiccano anche i capoluoghi di provincia Viterbo, Frosinone e Rieti) non rappresentano solo l'occasione, per molti esponenti politici, di trovare una collocazione "decisionale", ma sono il termometro politico di quello che sta accadendo nel Lazio. A pochi mesi dalle elezioni di Roma (che hanno decretato la vittoria del centro sinistra guidato dal Pd), ma, soprattutto, a un anno dalle elezioni regionali, le elezioni dei comuni del Lazio fotograferanno lo "stato" dei singoli partiti, ridefinendo vecchie e nuove alleanze.

L'elenco dei Comuni chiamati al voto

Nella provincia di Roma si vota ad Allumiere, Ardea, Camerata Nuova, Capena, Casape, Castel Gandolfo, Castelnuovo di Porto, Cerveteri, Ciampino, Ciciliano, Fonte Nuova, Formello, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Labico, Ladispoli, Lanuvio, Lariano, Manziana, Mazzano Romano, Nemi, Nerola, Torrita Tiberina.

Si vota poi nei seguenti capuologhi di provincia: Rieti, Frosinone e Viterbo.

Nella provincia della Tuscia sono chiamati alle urne Barbarano Romano, Capodimonte, Capranica, Castel Sant'Elia, Montalto di Castro e Ronciglione.

In Ciociaria si elegge il nuovo sindaco anche a Campoli Appennino, Castelnuovo Parano, Picinisco, Piedimonte San Germano, Pofi, San Giovanni Incarico.

Si vota a Rieti e anche in altri comuni della provincia come Antrodoco, Casaprota, Cittaducale, Nespolo, Pescorocchiano.

Interessata dal voto anche la provincia di Latina dove, oltre a Gaeta, Sabaudia e San Felice Circeo, sono chiamati alle urne anche gli abitanti delle isole di Ponza e Ventotene, oltre al comune di Santi Cosma e Damiano.

Torna l'alleanza PD e M5S con benedizione di Zingaretti

E a proposito di "vecchie" alleanze il M5S si riaffiderà, come già successo in altre città e regioni, alla guida del Pd. I due schieramenti scenderanno di nuovo in campo insieme presentando un candidato comune in molte città laziali. D'altronde, dopo la "benedizione" del Presidente Nicola Zingaretti che ha promosso una giunta regionale "mista" dove gli assessori sono in parte di centro sinistra e in parte grillini, l'alleanza "s'ha da fare".

A Ciampino ad appoggiare M5S + Pd anche Calenda

E così, per evitare di lasciare il governo in mano alle destre, a Ciampino la coalizione M5S+ PD sosterrà Emanuela Colella che cerca di prendere il posto della commissariata ex sindaca sovranista, Daniela Ballico, e di battere il centro destra unito che ripresenta quest'ultima. Per scongiurare il pericolo del ritorno di FdI, a sostegno di Colella ci sarà anche Azione di Calenda. A correre da solo è invece il partito di Renzi che schiera il candidato di Italia Viva Massimo Grasso che proverà a diventare Sindaco del Comune con uno dei due aeroporti di Roma.

A Guidonia in ballo 81mila voti

Lo schieramento progressista formato da centro sinistra più Movimento Cinque Stelle tenta il "colpo grosso" anche a Guidonia Montecelio. Il Comune, a est di Roma, vanta oltre 81mila abitanti, un bacino di voti importante che cercherà di conquistare l'avvocato proveniente dall'ambiente degli scout cattolici Alberto Cuccuru che prova a prendere il posto del sindaco grillino Michel Barbet. Per il centro destra il candidato sarà l'ex dirigente comunale, ora in pensione, Alfonso Masini, appartenente a Forza Italia e fortemente voluto da quest'ultimo partito (con qualche malumore nelle fila della Lega e di Cambiamo).

Ladispoli, partiti uniti contro la Lega

A voler scongiurare un eventuale bis della Lega ci sarà anche la segretaria del Pd di Ladispoli Silvia Marongiu, sostenuta da una coalizione ampia che passa per Articolo Uno fino ad arrivare a Rifondazione Comunista. Assente, anche qui, Italia Viva che sfodera un asso nella manica: il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci. Non potendo più assumere l'incarico essendo arrivato a fine del secondo mandato, l'esponente della lista civica sarà il candidato del comune "limitrofo". Anche lui proverà a contrastare il sindaco leghista Alessandro Grando sostenuto dalla coalizione di centro destra unita ma, secondo le indiscrezioni, con non poche lamentele.

Centro destra unito?

La domanda che accompagna molti elettori appartenenti all'aria di centro destra è: chi saranno i candidati? E soprattutto, da chi saranno sostenuti? Se apparentemente il sodalizio Meloni- Salvini-Berlusconi resta in piedi e si presenta di nuovo insieme ad affrontare le elezioni, internamente non mancano i malumori. Tanto da dover ricorrere, come già successo a Roma, a un candidato "civico", in modo da poter mettere d'accordo "tutti". O quasi. Perchè i posti a disposizione, fra amministrative e regionali, sono pochi, mentre gli eventuali scontenti, molti. Sono tanti infatti gli attivisti e/o coordinatori dei tre partiti di destra che rischiano di restare di nuovo senza posto se la coalizione continua ad attingere dall'esterno e non guardare o valorizzare le eventuali risorse interne.

Nella stessa Ladispoli la candidata civica Amelia Mollica Graziano piace a qualche liberale così come non c'è ancora un accordo a Cerveteri. Nel comune etrusco l'unica candidata rimane Annalisa Belardinelli, portata da Fratelli d'Italia, ma poco apprezzata da Forza Italia che con un occhio guarda "altrove".

I candidati civici del cdx

Come accaduto già con Michetti, il centro destra punta, in molti comuni, a candidati lontani dalla politica. Accade così ad Ardea con l'architetto Fabio Dominici, presidente di un importante e popoloso consorzio di Lido dei Pini. Il candidato prova a contrastare lo schieramento, anche qui insieme, composto dal Pd e dal M5S.

Forza Italia che fa spesso da ago nella bilancia nella coalizione, strizza anche l'occhio a Renzi e Italia Viva, come accade a Rieti. Stessa "nebbia" per quanto riguarda Viterbo dove i vertici forzisti, capeggiati dal coordinatore nazionale Antonio Tajani, cercano di trovare una soluzione e di far rivivere la coalizione di centro destra.

E mentre i partiti, sia a destra che a sinistra, discutono e provono a capire "cosa fare da grandi" e soprattutto che posizione (o meglio alleanza) scegliere per ottenere posti preziosi in vista delle elezioni regionali del prossimo anno, l'orologio non si ferma e, in meno di 60 giorni, gli elettori saranno chiamati a votare e a cercare di vederci chiaro nella nebbia degli schieramenti.

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