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Roma
Elezioni Lazio, la Giunta uscente vara una mancetta per i piccoli Comuni

Lavori nei Comuni del Lazio urgenti, urgentissimi, praticamente inutili. Corre il 20 dicembre e la Giunta regionale del Lazio che per legge può gestire solo l'ordinaria amministrazione, vara “spese urgenti” per 25 milioni di euro, destinate ai piccoli comuni. E la classica mancetta elettorale – si voterà il 12 e 13 febbraio – è servita, a cura dell'invisibile assessore ai Lavori Pubblici, Mauro Alessandri e al presidente facente funzioni della Giunta, Daniele Leodori: entrambi Pd.

Se non fosse perché quei soldi prima o poi verranno spesi, si potrebbe gridare allo scandalo pre elettorale, ma nel Lazio che stando ai sondaggi si prepara a cambiare guida, sono mesi intensi di stanziamenti e prebende fissate e che però dovranno essere erogate dalla nuova Giunta che uscirà dal voto. Tutto questo grazie alla delibera 55306 del 2022.

I cantieri “indifferibili”

Dunque, la delibera dei cantieri indifferibili quota quasi 25 milioni di euro e finanzia con la scusa dei lavori urgenti la massima bizzarria che un burocrate possa concepire. Grazie alla delibera di fine anno, nel microscopico Comune di Saracinesco potranno festeggiare la massima urgenza necessari a restaurare Villa Belisario e relativo giardino con un cantiere e 3 operai che potranno mettere mano alla cazzuola più o meno dopo la Befana. Anche a Monterotondo, feudo Pd e Comune che ha dato i natali all'assessore Alessandri, il Capodanno si festeggerà con grandi enfasi, grazie allo stanziamento di 350 mila euro per completare le opere e la messa in sicurezza di piazza Martiri della libertà e via Dante Alighieri. Anche questa è un'opera di massima urgenza. E poi c'è Colonna, tetto dei Castelli Romani. Qui occorre da subito aprire il cantiere da 300 mila euro per la sede dei Vigili Urbani. E come far mancare a Montecompatri che esplode per colpa delle auto, l'ampliamento del parcheggio di viale Europa? Da solo cuba 450 mila euro. E poi Pontina, in provincia di Latina, Segni, Ladispoli, Torrice, Rocca D'Arce, Monte San Giovanni Campano in Ciociaria: l'elenco dei Comuni dove gli operai fremono per spalare, scavare e cementare e ai sindaci l'occasione dorata per tagliare un nastro davanti a un cartello prima delle elezioni, è sterminato.

Il commento di Fratelli d'Italia

Amaro il commento dei consiglieri di Fdi, Antonello Aurigemma e Laura Corrotti: “Sembra di assistere a un assalto alla diligenza con piccoli stanziamenti per ogni Comune che profumano di prebende elettorali - dicono - ciò che è grave è la falsità politica delle azioni della Regione che maschera come somma urgenza, microcantieri o cantieri dimenticati quest'anno. Questa non è più politica o senso della programmazione delle opere, è un'inutile corsa contro il tempo per svuotare le casse prima che intervenga da gennaio l'esercizio provvisorio che obbligherà la Giunta uscente a spendere per dodicesimi”.

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