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Roma
Elezioni Lazio, “vittoria in tasca”: ecco gli assessori di Rocca presidente

Quota 31 per cento nei sondaggi mette le ali a Fratelli d'Italia e scatena la sindrome da “vittoria in tasca”, dimenticando l'adagio papalino che “chi entra nel Conclave da Papa esce cardinale”. Sarà per questo che le secondo file del partito di Giorgia Meloni a Roma e nel Lazio da un parte scaldano i motori per la campagna elettorale, dall'altra sentono la vittoria in tasca e iniziano la spartizione degli assessorati.

Il vero dato che emerge dai primi giorni di estenuanti incontri tra candidati anche se non ufficiali e la cosiddetta società civile, è che il presidente designato pare totalmente scollegato dai consiglieri uscenti e potenziali consiglieri, tant'è che l'agenda di Rocca è già piena di incontri ma senza le linee dei portatori di voti.

E dietro il presidente già escono i nomi dei potenziali detentori di poltrone, considerando che ai 10 posti della Giunta va aggiunto quello di presidente del Consiglio regionale che vale come un assessore. In ogni caso la distribuzione dei posti è già chiara: 5 assessori a Fratelli d'Italia; 3 alla Lega e 2 a Forza Italia o viceversa a seconda del risultato delle urne. Se poi la Lega dovesse fare un risultato superiore a Forza Italia, rispettando i sondaggi, allora potrebbe scattare una nuova divisione 3 a 3, con il presidente del Consiglio dell'ex Carroccio e il posto già prenotato da Giuseppe Cangemi, sul quale però pesa il patto d'aula inventato da Buschini e Leodori per tenere in piedi l'alleanza tra Pd e Cinque Stelle e la dichiarazione di voto dello sponsor Lotito in favore di Forza Italia.

Sanità

Le ipotesi che circolano sono due: un tecnico di fiducia di Francesco Rocca a cui affidare la rivoluzione promessa, oppure un ballottaggio a due tra Aurigemma e Maselli di FdI. La tendenza però è quella di affidare il settore che divora la maggior parte delle risorse regionali a un tecnico “del presidente”, salvo sorprese.

Agricoltura

Il feudo per “diritto di Governo” del ministro Lollobrigida è un bel rebus. C'è un' opzione pubblica del “fratello” Giancarlo Righini, vice uscente della Commissione specifica ma circola anche l'ipotesi di un richiamo alle armi di Antonello Iannarilli, già assessore dal 2000 al 2005 e presidente della Provincia di Frosinone. Outsider molto quotato per la sua attività editoriale e tecnica nel settore, il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori, pronto ad un ritorno alla Regione Lazio.

Trasporti

Secondo il “cencelli” meloniano a curare Cotral e il fondo che la Regione gira a Comune di Roma e Atac dovrebbe andare Fabrizio Ghera che però ha il sogno di andare in Europa alle prossime elezioni. Altissime le quotazioni del re di Terracina, Procaccini, che potrebbe lasciare per entrare come tecnico esterno di assoluta fiducia.

Bilancio

La casella è la classica poltrona per due. Ballano separati l'ex eurodeputata Roberta Angelilli “ponte ideale” verso Bruxelles e i fondi Ue e nel tango figurato ritorna Antonello Aurigemma, uno dei pochi a conoscere il bilancio regionale e a leggerlo con la facilità di una ricetta di cucina.

Le caselle ancora vuote

Caselle ancora vuote per le Politiche Sociali con una prenotazione dell'eurodeputata della Lega Simona Baldassarre, l'Urbanistica e i rifiuti e due settori chiave come lo Sviluppo Economico e la Transizione Ecologica e il Turismo. E siccome c'è “fame” di donne, uno di questi posti potrebbe costringere Giorgia Meloni e sacrificare Chiara Colosimo, neo eletta deputata. Sulle ultime scelte molto dipenderà dalla lista civica del presidente che potrebbe spedire “a corte” qualche tecnico di provata esperienza. Il puzzle si definirà meglio entro le prossime 24 ore, non appena presentate le liste ufficiali.

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