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Roma
Elezioni Roma, Calenda scudiscia Letta: "Ai romani delle primarie non importa"

di Alessio Garofoli

Carlo Calenda torna a porre il tema della sua candidatura a sindaco nelle elezioni di Roma che si terranno a ottobre. E col consueto understatement scudiscia Letta, che ancora non ha deciso non solo il candidato, ma anche se tenere o no le primarie.

Allo stato o il Pd appoggia “la Raggi o me, perché altri non si sono candidati. Letta deve fare una scelta: se vuole veramente un profilo riformista e di cambiamento oppure se vuole, soprattutto a Roma, andare dietro a una classe dirigente locale, anche del Partito democratico così come della destra, che questa città l'hanno disintegrata, insieme alla Raggi negli ultimi 5 anni”. Così dice Calenda, ospite di ‘Start’ SkyTg24. E si tratta, aggiunge, di "una decisione fattuale, non se ne può più di parlare solo di alchimie politiche, in questo momento in campo siamo io e la Raggi, io mi rifiuto di continuare a parlare solo di Pd, di primarie e di tutte cose di cui ai romani non frega nulla. Da stamattina parto con il programma per la città, poi Letta lo vedrò quando vuole, quando può, massima disponibilità”.

Dichiarazioni che di certo faranno la gioia di tanti al Nazareno ma che pongono una questione politica reale: il Pd ha qualcuno da candidare? E se sì abbastanza forte? Calenda ha scommesso da mesi sul "cosa fatta capo ha", e ora va avanti su questa linea. Sulle mitologiche primarie, che da sempre rifiuta, insiste: “Dal 12 ottobre compaiono e scompaiono a seconda della convenienza del Pd: compaiono quando mi devono tenere a bada e dire non ti possiamo appoggiare; scompaiono quando c’è l'ipotesi di condanna della Raggi, di scesa in campo di Zingaretti. Adesso ricompaiono, perché non si sa cosa decidere. E’ del tutto evidente che in una situazione di questo tipo abbiamo perso cinque mesi.- prosegue il leader di Azione - Ho tenuto tutto sospeso per non strappare, poi i ras romani del Pd hanno candidato Gualtieri a insaputa di Letta, che manco era arrivato praticamente al Nazareno e adesso si ripropongono le primarie. Io stamattina parto con il programma, non penso che si possa fare altri quattro mesi a parlare solo di primarie, da questo momento in poi io parlo della città. Ci vogliamo sedere con Letta, trovare un ticket, trovare un squadra? Dispostissimo, non sono disposto ad altre perdite di tempo”. E via, verso nuovi episodi della telenovela. Fino a che Letta non metterà la parola fine, in un senso o nell'altro.

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