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Roma
Elezioni Roma: “Via le occupazione abusive”. L'anti Raggi si prepara alle urne

Elezioni Roma 2021, parte la caccia ai consensi. Mentre Calenda annuncia un tour per i municipi che durerà due mesi, dal quartiere Appio-San Giovanni l'anti Raggi Monica Lozzi si prepara alle urne puntando tutto sugli sgomberi dei locali occupati abusivamente dalle forze di estrema destra ed invadendo il campo del sindaco ex alleato, ora nemico giurato.

In una lettera inviata il 18 settembre scorso alla Prefettura di Roma, alla Raggi e agli enti Inail, Inps ed Ater, Lozzi chiedeva l'immediato sgombero di tutte quelle occupazioni “che rivestono connotati politici estremisti” e che “hanno serie ripercussioni sulla cittadinanza in tema di sicurezza ed ordine pubblico” nell'area del Municipio VII della quale è presidente. La candidata sindaco con la lista “Revoluzione Civica”, dopo un flirt con Italexit di un altro ex M5S, Gianluca Paragone, ha quindi stilato una lista puntuale di edifici, locali e appartamenti occupati da diverse formazioni neofasciste che dovevano essere sgomberate.

lozzi raggi
 

La mossa della Lozzi pare quindi chiara: dopo aver più volte rivendicato la paternità dello sgombero e dell'abbattimento delle villette dei Casamonica al Quadraro, ora cerca di contendere alla nemica un altro caposaldo della comunicazione M5S, ovvero l'antifascismo e nello sgombero delle occupazione fasciste. Lozzi lo fa puntando al supporto del tavolo interistituzionale antifascista del VII Municipio con Anpi, Cgil ed altre associazioni E sono stato proprio le segnalazioni di quel tavolo che hanno inspirato la lettera di Lozzi.

Da Casopund a Forza Nuova: gli sgomberi in vista

I primi risultati si sono visti lunedì, con lo sgombero della sede di via Amulio 47 degli ultras Lazio Irriducibili, locali di proprietà dell'Inail. Gli altro sgomberi richiesti nella lista sono quelli di via Taranto 57, via Evandro, via Assisi 140, via Acca Larentia e via Marco Dino Rossi 37/a.

In via Taranto 57, nel bel mezzo di San Giovanni, una saracinesca occupata dai militanti di Forza Nuova che avevano anche aperto un pub, attività immediatamente fatta chiudere dal minisindaco Lozzi. Nell’edificio Inps di via Assisi 140, invece, ci sono i militanti di “Sempre Domani”, formazione collegata a Casapound. Poi c'è la storica sede dell'Msi, il Movimento Sociale Italiano, di via Acca Larentia dove nel 1978 furono uccisi due giovanissimi militanti. Infine, in via Marco Dino Rossi, in un edificio di proprietà del Comune di Roma, c'è la sede di Avanguardia nazionale.

lettera Lozzi sgomberi
 

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