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Roma
Fontana di Trevi, un bunker: ecco barriera protettiva e presidio anti abusivi

Fontana di Trevi, uno dei simboli di Roma diventa un vero e proprio bunker: verrà realizzata, secondo i requisiti tecnici forniti dalle soprintendenze, una "barriera protettiva" per proteggere la vasca dall'eccessivo numero di visitatori, che "impedisca di sedersi sul bordo" del monumento. M5S ancora diviso.

 

Lo prevede una mozione approvata dall'Assemblea capitolina martedì scorso, primo firmatario il presidente della Commissione Commercio Andrea Coia, passata sotto silenzio poiché discussa pochi minuti dopo che la maggioranza M5s si era spaccata nel voto sul No alla discarica di Monte Carnevale.

Il testo invita il sindaco Virginia Raggi e la Giunta ad impegnarsi alla progettazione e alla realizzazione della barriera. Inoltre chiede che sia "istituito un presidio fisso che comprenda anche il controllo delle vie di accesso a Fontana di Trevi e all'area del Colosseo" in funzione anti-abusivismo.

L'impegno per la prima cittadina e la giunta, approvata con 24 voti favorevoli ed un solo astenuto, è anche finalizzato a "dare opportune disposizioni al comando della Polizia Locale di Roma Capitale affinché: venga istituito un presidio fisso potenziato che comprenda anche il controllo delle vie di accesso a Fontana di Trevi e area del Colosseo" e "venga istituito un pattugliamento continuo a piedi di via dei Fori Imperiali via del Corso, via del Babbuino, via Condotti e Piazza di Spagna".

La mozione però è diventata un'altra occasione di un tensione tra Giunta e gruppo M5S. La seconda in settimana dopo lo strappo sui rifiuti, che ha visto 12 consiglieri 5 Stelle votare assieme alle opposizioni contro la delibera di giunta che indica la nuova discarica a Monte Carnevale, nella Valle Galeria. Per il vice sindaco con delega alla Cultura, Luca Bergamo, sarebbe "più efficace regolare i flussi nell’area intorno alla Fontana di Trevi che erigere una barriera". E aggiunge: "Per identificare interventi capaci di conciliare il diritto e il piacere di apprezzare la Fontana di Trevi con la sua migliore conservazione, penso sia preferibile un confronto  internazionale di idee sulla gestione dei flussi nell'area a soluzioni improvvisate. Attraverso il confronto di idee non solo emergono soluzioni innovative ma si crea un dibatto sul futuro dei centri storici in un’epoca di turismo crescente, discussione che ritengo indispensabile". Ed anche il titolare del Commercio Carlo Cafarotti si proclama scettico rispetto alla possibilità di installare barriere sul monumento. Il clima tra gruppo pentastellato e giunta in Campidoglio, insomma, resta poco conciliante.

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