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Roma
Francesca De André alla prova del nuovo amore. Le carte: "Metterà sù famiglia"

di Beatrice 241 *

Francesca de André, un angelo maledetto. Ora, alle prese con una nuova storia d’amore arrivata, giusta giusta, dopo il tradimento del suo ex. Francesca ci riprova, con la speranza di trovare un affetto sicuro. Sarà la volta buona? Le mie carte consigliano prudenza per non prendersi una brutta bruciatura estiva, al cuore.

Le mie napoletane si muovono con cautela quando c’è da indagare l’animo di una ragazza giovane, ma con ferite molto profonde. Qui abbiamo una De André che indubbiamente ha ereditato tutto il dna familiare. Il Faber, un’anima eletta, un poeta, ma che trovava la migliore ispirazione nell’alcol e nel sesso.

Poi Cristiano, che di Francesca è il padre, un po’ come Fabrizio lo è stato per lui che lo ha lasciato solo con la madre, in anni in cui il divorzio era una sorta di segno dell’untore su una famiglia, e in particolare su un figlio.

Arriva poi Francesca, che vista in quest’ottica è semplicemente una De André doc, con un’unica differenza, il suo animo ferito non nasconde, urla. Con la sua sregolatezza il Faber cantò poesia; con le sue dipendenze Cristiano non è riuscito a cancellare l’ombra paterna; Francesca, con il suo agire furioso, sembra volere chiedere al mondo il riscatto per l’immenso dolore che ha dovuto inghiottire solo per essere una De André.

Il nonno avrebbe preso una strofa di una sua canzone per raccontarla: “Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore, più non arrossii nel rubare l'amore dal momento che Inverno mi convinse che Dio non sarebbe arrossito rubandomi il mio”. 

Francesca oggi sgomita e combatte per avere il suo posto nel mondo e un amore tutto suo, un affetto sicuro che la renda forte. Le carte mi dicono che quel porto, che sta cercando, ancora non lo ha trovato. Gennaro Lillio è molto preso dalla sua voglia indomita di vivere ma, a breve il suo guinzaglio diverrà troppo corto e le sue parole in un momento saranno solo “(…) passaggi e passaggi, passaggi di tempo” nulla che può catturare in pieno la giovane e ribelle, De André.

Anche perché, ancor prima che una De André, Francesca è un acquario (25 gennaio del 1990) e la vita ama sviscerarla a modo suo, tutelando solo se stessa. Ora più che mai, la sequenza di carte che ho davanti, mi indicano la sua voglia di tagliare ogni ponte con il passato, per gettarne di nuovi verso un futuro che non prevede spazi per compagni di viaggio a meno che, sempre per citare il nonno: “(…) se prendo il pesce d’oro mi sposerò all’altare”.

Francesca inizia a sentire sotto i suoi piedi un terreno che sembra diventare più solido di giorno in giorno, e va dritta per la sua strada, ma le carte avvertono che sono previsti nuovi cambiamenti, con un’altalena di situazioni che lasceranno vedere orizzonti diversi.

Cosa potrebbe accadere? Francesca ama dirsi pronta a tutto, e la vita le renderà il gioco facile. Un cambiamento di casa o di città, di lavoro, ma anche una cicogna completamente inattesa che metterà a dura prova quel suo senso inappagato di famiglia.

Le carte suggeriscono poi di fare attenzione ad almeno a due grossi limiti: la cattiva gestione del tempo e del denaro. Quando i risultati dell’impegno profuso fino ad ora inizieranno ad arrivare, prima di far saltare il banco è bene valutare ogni cosa.

Le carte concludono: scindi sempre il tuo nemico interiore da quello che incontri per strada, perché se combatti tutto e tutti, perdi di vista la luce che ti aspetta all’orizzonte.

*Beatrice 241 è una donna fervente cattolica, appassionata di lettura delle carte - Beatrice241 su FB

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