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Roma
Fregene, è già estate: negli stabilimenti pienone di romani in fuga dal caldo

Primi assaggi di estate e i romani, dopo un maggio “autunnale”, danno l'assalto alle spiagge. A Fregene sembra già alta stagione e gli stabilimenti iniziano a riempirsi, mentre locali cult come il Singita sono pronti ad accompagnare, tra musica e cocktail, le serate d'estate alle porte di Roma.

È bastato un tenue sole accompagnato da qualche nuvola sparsa per far tornare la voglia di mare dei romani, che spinti dal desiderio di fuggire dall'afa nel weekend hanno lasciato la città per fare un bagno, prendere la prima tintarella di stagione e aspettare il tramonto negli stabilimenti e nei cocktail bar di Fregene. Non siamo ai livelli dell'alta stagione ma dopo un maggio nuvoloso che ha scoraggiato i più, il turismo del fine settimana è in ripresa.

Sui 24 chilometri di litorale a nord di Roma sono tornati sdraio, lettini e ombrelloni. Fregene resta la meta preferita. Sembra esserci un legame particolare tra i romani e la spiaggia a ridosso delle intricate viuzze del Villaggio dei pescatori: “Sono circa venti anni che veniamo qui tutti i fine settimana di giugno e luglio, siamo affezionati a questa spiaggia”, racconta Claudio, seduto sul lettino accanto alla figlia e alla nipote.

Della stessa opinione Chiara M., che da anni il weekend fa la spola tra la sua abitazione a Roma nord e lo stabilimento balneare il Pellicano. “Quello che ci piace di Fregene è soprattutto la spiaggia molto larga: anche ad agosto c'è spazio per i lettini e non proviamo quel senso di soffocamento tipico di molte spiagge troppo affollate. E poi c'è spazio per fare giocare nostro figlio”, sostiene Maurizio, della Muratella, anche lui un affezionato di Fregene.

A tirare un respiro di sollievo per l'alta affluenza di persone i titolari degli stabilimenti balneari e dei ristoranti in spiaggia, dopo un mese pazzo con freddo e pioggia che aveva fatto allarmare gli imprenditori balneari del litorale e posticipato l'inizio della stagione: “Finalmente possiamo lavorare, oggi ho distribuito più lettini e ombrelloni che in tutto il mese di maggio”, commenta Daniele, bagnino dello stabilimento La Spiaggetta.

I prezzi in media sono stabili rispetto all'anno scorso: durante il weekend si oscilla dai nove euro e cinquanta agli otto euro per un lettino, più otto euro per l'ombrellone. Prezzo che scende a cinque euro durante la settimana.

È un turismo low cost del fine settimana, ma per i più fortunati che hanno la seconda casa vista spiaggia Fregene resta la valida alternativa a un viaggio dispendioso. Come spiega Fabrizio Tornatori, dell'Olgiata, che da quando era bambino i sabato e le domeniche estive si trasferisce in una delle piccole casette del Villaggio dei pescatori: “Queste abitazioni sono state costruite abusivamente negli anni Cinquanta, poi nel tempo sono state condonate. Ogni anno paghiamo 1.200 euro per occupazione di suolo pubblico e passiamo qui le nostre vacanze”.

Arriva il tramonto e la spiaggia “cambia pelle”, come ama dire Marco Falsarella, proprietario del Singita Miracle Beach, uno dei locali cult di Fregene, celebre per il “rito del saluto al sole”, con tanto di gong per accompagnare il suggestivo momento in cui il colore rosso del sole estivo si fonde con l'intenso blu del mare: sulla spiaggia vengono disposti teli bianchi e cuscini e lo stabilimento balneare diventa fino a mezzanotte un sunset bar che ogni sera attira centinaia di persone che vogliono aspettare il tramonto bevendo un cocktail o una rinfrescante centrifuga di frutta.

Il Singita è forse diventato il simbolo più famoso di Fregene, un modello esportato anche nella riviera romagnola e dall'anno scorso a Malta e apprezzato da una clientela trasversale proveniente da tutta Roma: sui teli e nei gazebo del Singita si vedono bagnati a fine giornata, clienti in camicia e abito da sera, giovanissimi e famiglie. Del resto “l'accoglienza e il divertimento sono i nostri valori fondamentali”, spiega Falsarella.

Un divertimento fatto però di quiete e relax. La caratteristica principale del locale, infatti, a differenza di tanti altri aperitivi danzanti con decibel sparati al massimo di moda sul litorale romano, è un'atmosfera soffusa, con una musica lounge d'ambiente poco invasiva che permette ai clienti di parlare senza dover alzare la voce e assaporare il relax del tramonto: “Un clima fantastico, il miglior modo per concludere una giornata di sole e mare”, sostiene Emiliana mentre beve insieme alle amiche un drink alla frutta.

Quest'anno, ultima sorpresa di un locale abituato a rinnovarsi ogni estate, la svolta ambientalista: il Singita è un locale plastic free, premiato dal Wwf Italia con il riconoscimento “Lidi nei Parchi-Amici del Mare. L'uso della plastica è stato ridotto allo stretto necessario grazie all'impiego di materiali biodegradabili e compostabili, si vendono solo bottiglie d'acqua Ecogreen, fatte al 50% di plastica riciclata, si pratica la raccolta differenziata e si utilizzano prodotti biodegradabili per la pulizia e per l'igiene della struttura.

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