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Roma
Garbatella sfregiata: cancellata scritta storica. Gaffe M5S: “Solo un errore"

Garbatella sfregiata, il Campidoglio cancella oltre 70 anni di storia: via la scritta "Vota Garibaldi". Una testimonianza delle prime elezioni libere del 1948 scambiata per un murales. Il Comune corre ai ripari e assicura: "Un errore di un addetto, già avviato il restauro".

 

Un'offesa ad un testimone "vivente" del dopoguerra e ad un quartiere intero, nonostante una targa ed una pensilina protettiva posizionate negli anni scorsi dal Municipio VIII,  che subito ha scatenato con sdegno compatto di tutti i romani. Primo tra tutti, il minisindaco Amedeo Ciaccheri: "Senza nessun buon senso o logica, una squadra del decoro urbano di Roma Capitale ha cancellato la scritta 'Vota Garibaldi' in via Basilio Brollo. Una testimonianza riconosciuta e salvaguardata negli anni dal Municipio e che è un documento storico unico in città". "Oggi il Campidoglio apre una ferita nel cuore della nostra comunità - conclude Ciaccheri - e dovrà risponderne politicamente per il danno e per l'urgenza del ripristino e del restauro immediato che come Municipio stiamo richiedendo da subito".

Solo al prima di tante reazioni indignate, con il Comune costretto a correre ai ripari e a spiegare: "non andava cancellata e il Campidoglio non ha mai dato disposizioni in tal senso - sottoline in un nota - la rimozione è dovuta all'errore di un addetto della ditta appaltatrice del servizio per il decoro urbano del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana: recatosi sul posto su richiesta della Polizia Locale, per cancellare dei graffiti ingiuriosi, di propria iniziativa ha rimosso anche quella storica scritta. Il dipartimento interessato ha già avviato le procedure per ripristinarla mediante un appropriato restauro".

Un fatto che ha scatenato la reazione anche di tutti i partiti di opposizione, a partire da Fratelli d'Italia: "C’è un comune denominatore tra la chiusura della sede di Colle Oppio, la chiusura della sede dell’associazione Fratelli Mattei, la guerra alla casa internazionale delle donne e ora anche la cancellazione una scritta storica risalente alle elezioni del 1948 alla Garbatella - accusa il capogruppo in Campidoglio Andrea De Priamo - I grillini non hanno consapevolezza della memoria storica della città, selle sue passioni, dei conflitti e delle tragedie e così con leggerezza calpestano l’identità di Roma. Chi non ha radici non può governare la Capitale e di sicuro non ha futuro”.

"Nessuno avrebbe mai pensato di poter cancellare Garibaldi dalla storia di Roma prima del disastro Raggi! Invece oggi, in una cittá allo sbando dove tutti i romani sono costretti a vivere ogni giorno in condizioni più indecorose, qualcuno ha trovato il tempo di strappare una pagina di storia dai muri di Garbatella - gli fa eco il segretario romano del Pd, Andrea Casu -La Sindaca ha il dovere di spiegare ai romani che cosa è accaduto: non si può umiliare in questo modo la storia della Capitale. Il decoro di Roma è tutt’altra cosa”.

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