Gemelli, intervento record: paziente centenaria operata a cuore aperto
La donna, nata nel 1920, ha brillantemente superato la riabilitazione ed è tornata a casa
Operazione miracolosa al Gemelli di Roma, donna centenaria subisce intervento a cuore aperto. La paziente sta bene, ed è tornata a casa in piena autonomia.
Lavoro straordinario per l'equipe della UOC di Cardiochirurgia diretta dal Professor Massimo Massetti, Ordinario di cardiochirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. La paziente, nata nel 1920 e molto attiva, aveva sviluppato una grave malattia della valvola aortica che l’aveva ridotta a uno stato di grave sofferenza con affanno e mancanza del respiro dopo minimi sforzi. L’anziana signora, motivata a farsi curare, è stata così assistita in percorso clinico ad hoc. Cardiologi Clinici e Interventisti, Aritmologi, Cardioanestesisti, Fisiatri insieme ai Cardiochirurghi, hanno approfondito la diagnosi, decidendo durante le quotidiane riunioni dell’Heart Team del Gemelli, la terapia più idonea per l'anziana particolarmente fragile a causa della malattia. L'intervento chirurgico è stato eseguito con una tecnica micro-invasiva, che comporta un’incisione di 2 cm sul torace utilizzando le tecnologie più innovative come la modernissima sala operatoria ibrida del Polo di Scienze cardiovascolari del Policlinico. La paziente quasi centenaria ha superato brillantemente l’intervento e l’immediato post-operatorio, e, dopo una settimana di degenza e un periodo di riabilitazione, è tornata a casa in piena autonomia.
A spiegare le dinamiche dell'intervento,e le nuove esigenze dei pazienti, il Professor Antonio Rebuzzi, Direttore dell’Unità Intensiva Cardiologica del Policlinico: “L’invecchiamento della popolazione italiana richiede continue sfide che i medici possono affrontare non solo introducendo nuove terapie, ma anche modificando la gestione centrata sul paziente all’interno dell’ospedale. La creazione di percorsi clinici specifici per ogni patologia cardiaca insieme a una ristrutturazione dei reparti, degli ambulatori e delle sale operatorie, costituiscono un reale progresso nella diagnosi e cura delle malattie cardiache”.
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