A- A+
Roma
Gli austriaci fanno shopping a Roma: Unicredit vende il Banco dei Pegni

Un tempo c'era la fila dei penultimi nella scala sociale, ed era il passo legale prima di cadere nelle mani degli usurai. Ora al Monte dei Pegni si rivolgono lavoratori che non riescono ad arrivare alla fine del mese e tanti pensionati.

 


Ma per il Banco dei Pegni si profila una vendita. L'allarme arriva dalla Uil di Roma e dalla Uilca, la categoria dei bancari che esprimono la propria preoccupazione relativamente alla possibilità di una vendita dello storico Banco dei Pegni capitolino e delle varie agenzie del Credito su Pegno presenti nel Lazio e sul territorio nazionale.

"Di recente una famosa casa d'aste austriaca ha effettuato numerose visite, non concordate con le organizzazioni sindacali, nelle diverse sedi del Pegno - dichiarano i segretari generali della Uil di Roma e del Lazio e della Uilca, Alberto Civica e Paolo Battisti – proprio mentre Unicredit sta vendendo parte dei gioielli di famiglia per necessità di capitale. È facile immaginare che anche il Pegno possa diventare una attività da cedere facilmente grazie alla sua forte redditività. Le risposte mancate o evasive fornite dall'azienda sulla “natura commerciale” di queste visite non lasciano i lavoratori tranquilli, né tanto meno il sindacato che si schiera sin da subito in difesa di tutti i dipendenti coinvolti".

Sono 80 soltanto nella nostra regione i lavoratori del Credito su Pegno, agenzie che da sempre hanno svolto un ruolo sociale, oltre che economico. Basti pensare allo storico Monte della Pietà capitolino, attivo sin dal 1600 per facilitare prestiti ai più bisognosi, impegnando un bene di proprietà da poter riscattare in un secondo momento. La funzione è rimasta invariata. Ciò che è cambiato nel corso dei secoli è la clientela che si rivolge al Pegno. Non più cittadini ai margini, ma spesso lavoratori che non riescono ad arrivare alla fine del mese e molti pensionati che impegnano un bene di famiglia con la speranza di riscattarlo, per avere subito i contanti di cui necessitano. "Una funzione importante oggi - commenta Battisti - perché i cittadini possono avere credito dalle Banche, in un momento di crisi economica e sociale, senza ricorrere ad attività illegali di usura".
"La UIL di Roma e del Lazio e la Uilca - concludono i sindacalisti - assumeranno ogni iniziativa utile anche a livello di istituzioni locali per tutelare questo patrimonio della città".

Iscriviti alla newsletter
Tags:
civicamonte di pietà banco dei pegniprestitiuiluil bancariunicreditusura






“Ci hanno augurato lo stupro come Hamas”: violenze 25 aprile, protesta a La7

“Ci hanno augurato lo stupro come Hamas”: violenze 25 aprile, protesta a La7


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.