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Roma
”Ho appoggiato De Vito mi candido”. Quintavalle eurodeputata: ci prova

“Sì mi candido alle elezioni Europee”. La pasionaria dell'Atac Michela Quintavalle, rimasta disoccupata in attesa di udienza per il reintegro, presenta la sua candidatura sulla piattaforma Russeau.

E sui social annuncia al popolo a 5 Stelle di aver fatto il passo decisivo: “È VERO. Ho presentato al movimento il mio curriculum. È VERO. Non ho mai accettato candidature e proposte in questi quasi 6 anni. Addirittura mi sono scontrata con i miei affetti più cari perché alle politiche non accettai candidature uninominali. È VERO. Ho cercato di mettere da parte me stessa. Il licenziamento e tutta la mia storia per volgere lo sguardo verso la collettività.E mi sono convinta che cittadini e lavoratori possano essere tutelati da un piano più alto.Non da quello da cui ho miseramente fallito. E mi sono detta che nonostante tutto, nonostante le delusioni che caratterizzano parte di coloro che hanno visto nel movimento una speranza per il futuro, questo fosse possibile solo all’interno del movimento stesso”.

Da autista Atac a europarlamentare in pectore, la Quintavalle pubblica anche la sua presentazione inserita nella piattaforma, ovviamente senza specificare alcuna competenza in materia di leggi europee e funzionamento degli organismi comunitari: “Ero una ragazza come tante ed una studentessa anonima. Facevo dal 1997, dai tempi del liceo classico, lavori umili pur di pagare un affitto e gli studi alla facoltà di medicina e chirurgia. Davo ripetizioni di latino e greco. Facevo la cameriera. Ho lavorato anni in un call center. Poi ho preso tutte le patenti e mi guadagnavo da vivere facendo turismo in tutta Europa. Nel 2007 sono entrata in Atac e potevo dedicarmi ai miei amati studi. Studentessa di giorno. Autista di bus la notte. Nel 2013 ho risposto alle esigenze di una categoria i cui diritti venivano annientati da tempo: gli autoferrotranvieri. Ho fondato un sindacato e nel massimo rispetto delle regole ho cercato di far valere bisogni, esigenze e diritti tanto dei lavoratori quanti degli utenti dei mezzi pubblici. I miei principi ispiratori erano in completa sintonia con il movimento: ciò che il movimento cinque stelle faceva in politica noi tentavamo di fare nel mondo sindacale. Zero privilegi. Tutela dei più deboli. Risorse al servizio dei bisognosi: i cittadini. Il medico, il sindacalista ed il politico dovrebbero avere un solo medesimo fine: FAR STAR MEGLIO LE PERSONE. Non ho mai avuto un ruolo come attivista. Per scelta. Ma mi sono esposta pubblicamente nell’appoggiare i candidati del movimento ed in modo disinteressato da sempre: intervenni davanti ai cittadini in favore di Fabio massimo Castaldo, Marcello de vito, Virginia Raggi. Ho preso parte a numerosi open day con un unico scopo: fare le cose per niente, se non per permettere una nascita nuova. La nascita ed il ripristino dei diritti dei lavoratori e dei cittadini di Roma”.

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